La Cina vieta l’ingresso agli italiani. Vi ricordate quando la sinistra gridava “abbraccia un cinese”?


E’ temporaneamente sospeso, a causa dell’ “attuale diffusione” del Covid-19, l’ingresso in Cina per i cittadini residenti in Italia in possesso di visti e di permessi di soggiorno cinesi “per motivo di lavoro, affari privati e ricongiungimenti familiari”. Lo riferisce una nota pubblicata sul sito dell’ambasciata cinese a Roma.

La sospensione non vale per i visti diplomatici

“Tale sospensione non si applica ai titolari dei visti diplomatici, di servizio, di cortesia, di tipologia ‘C’ e dei visti rilasciati dal 3 novembre 2020 in poi – prosegue la nota – I cittadini stranieri che devono recarsi in Cina per estrema necessità urgente possono richiedere i visti all’ambasciata e consolati generali della Cina in Italia”.

A febbraio la sinistra non volle prende misure sull’ingresso dei cinesi

La notizia ha una sua drammatica comicità. Il virus è giunto in Europa proprio dalla Cina che ha anche mentito sull’epidemia ritardando la ricerca sul virus. E ora il governo di Pechino non esita a difendere i  confini cinesi esattamente come l’Italia non ha voluto fare lo scorso febbraio. Non solo, all’epoca la sinistra gridava contro l’onda xenofoba che rischiava di colpire i cinesi residenti in Italia e il sindaco Nardella lanciava l’hashtag “abbraccia un cinese”.

L’opposizione alla quarantena per gli alunni di ritorno dalla Cina

Non solo: sempre lo scorso febbraio il governo Conte si oppose anche alla quarantena obbligatoria prevista per gli alunni di ritorno dalla Cina dopo i festeggiamenti del Capodanno nelle regioni Veneto e Lombardia. All’epoca come al solito si tirò fuori l’accusa di razzismo contro i governatori leghisti. La Cina, come si vede, non si fa tutti questi problemi. Solo a fine febbraio il governo italiano si decise a sospendere i voli diretti dalla Cina ma senza porre un freno a quelli indiretti.

Cina, stretta sugli ingressi dall’Europa

La stretta sugli ingressi dei viaggiatori che possono far tornare il virus in Cina non colpisce solo gli italiani ma anche le persone in arrivo da altri Paesi europei, Regno Unito per primo. Interessati anche Germania, Belgio, Francia, Polonia, Danimarca e Repubblica Ceca.

Per il visto serve un test negativo sul virus

Per ottenere il visto ed entrare nel gigante asiatico sarà necessario presentare il referto negativo di un test per il coronavirus basato sugli acidi nucleici e il risultato un test per la misurazione degli anticorpi. Con questi si potrà ottenere il “codice verde sanitario” dalle ambasciate e dai consolati cinesi, un codice indispensabile per entrare. Misure analoghe, secondo i media cinesi, anche per Filippine e Bangladesh.

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