Lockdown a Milano e in Lombardia. Conte ha firmato il Dpcm“

Dal 5 novembre per almeno 15 giorni la Lombardia conoscerà un nuovo lockdown, in versione leggermente più soft di quella di primavera. Il premier Giuseppe Conte, nella tarda serata di martedì, ha firmato il Dpcm che entrerà in vigore il 5 novembre e fino al 3 dicembre, quello dell’ormai famosa differenziazione delle Regioni italiane in rosse, arancioni e verdi sulla base di ventuno parametri. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per mercoledì 4 novembre 2020.

Se la Lombardia diventa zona rossa servirà l’autocertificazioneScarica qui il pdf

Lockdown, possibili esenzioni con trattativa Stato-Regione

Con tutta probabliità, dato l’andamento dei contagi da Covid e vari altri parametri noti (tra cui l’indice di contagio Rt), la Lombardia sarà inserita tra le Regioni rosse, quelle dove le misure saranno più pesanti. La permanenza di una Regione in zona rossa durerà almeno quindici giorni e lo “slittamento” tra una zona e l’altra sarà automatico a seconda della variazione dei parametri.

Le Regioni non avrebbero voluto né la differenziazione tra l’una e l’altra, né un lockdown quasi totale per alcune, ma nel Governo ha prevalso la linea originaria. Una norma del Dpcm consente la “contrattazione” tra la singola Regione e il Ministero della Salute per esentare quella Regione da una o più norme restrittive.

Lockdown: vietati spostamenti non necessari. Salve le attività produttive

Che cosa succederà dunque in Lombardia a partire dal 5 novembre? Innanzitutto saranno vietati gli spostamenti tranne che per ragioni motivate di necessità, lavorative o di salute (servirà l’autocertificazione). Consentiti gli spostamenti casa-lavoro e scuola-lavoro. Saranno chiusi i negozi al dettaglio tranne alimentari, farmacie, edicole e tabaccai. Salvi, forse, anche i parrucchieri. Saranno chiusi i mercati di generi non alimentari. Chiusa anche l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 (coprifuoco nazionale) con asporto.

Le scuole faranno didattica a distanza dalla seconda media in poi. Sopra i sei anni d’età saranno obblilgatorie le mascherine anche in classe. I trasporti, infine: il coefficente di riempimento, rispetto alla capacità reale, sarà del 50% e non più dell’80%. Sono salve le attività produttive industriali e commerciali, a patto di rispettare tutti i protocolli anti-Covid in vigore. 

Sarà consentita l’attività motoria individuale (per chiarezza, le passeggiate) nei pressi della propria abitazione, con obbligo di indssare la mascherina e a distanza di almeno un metro da chiunque altro. Verrà consentita anche l’attività sportiva all’aperto in forma individuale.

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