Lockdown a Milano? Lunedì si decide il futuro della Lombardia. Ecco la situazione“

Lockdown a Milano? Lunedì si decide il futuro della Lombardia: “Avremo i primi dati credibili”

Sta cambiando rapidamente la situazione sul fronte coronavirus in Lombardia. Nell’ultimo mese c’è stata una vera e propria esplosione di casi in tutta la Regione, ma soprattutto a Milano. E il contesto si è particolarmente aggravato negli ultimi dieci giorni, come dimostrano i numeri: lunedì 19 ottobre a fronte di 14.577 tamponi erano state trovate 1.687 persone positive al virus, giovedì 29 ottobre (a fronte di 42.684 tamponi) sono risultate positive all’agente patogeno altre 7.339 persone. Ma non aumentano solo i casi, aumentano anche i pazienti negli ospedali che sono sempre più sotto stress: secondo l’ultimo report della Regione ci sono 3.355 pazienti ricoverati nei reparti covid e 345 in terapia intensiva.

Per il momento la parola lockdown è un tabù e non c’è nessuna stretta all’orizzonte, ma forse qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi giorni. “In attesa dei dati di oggi, ho aggiornato assessori e sottosegretari su quella che è l’evoluzione della curva epidemiologica nelle singole province della Lombardia — ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine della riunione di Giunta nella mattinata di venerdì 30 ottobre —. Ho fatto loro presente che è necessario attendere ancora qualche giorno per capire se le restrizioni previste dal Dpcm, sommate a quelle che riguardano specificatamente la nostra regione, si sono rivelate utili per il contenimento del virus”.

“Un principio — ha aggiunto il governatore Fontana — che vale anche per una condivisione della situazione con l’Anci e con i sindaci dei capoluoghi di Provincia ai quali ho dato appuntamento per lunedì. Con loro faremo il punto della situazione sulla base di un ‘pacchetto’ di dati che, secondo quanto ci dicono i nostri esperti, può essere un indicatore ‘credibile’ per capire come evolve il quadro sanitario ed epidemiologico”.

Coronavirus, i grafici per capire come è cambiata la situazione in un mese

I casi di coronavirus all’ombra della Madonnina si sono decuplicati da inizio a ottobre, come dimostrano i dati resi noti quotidianamente dalla Regione Lombardia. Il 1° ottobre i casi in città erano circa 110, da venerdì 23 ottobre sono (quasi) stabilmente sopra i mille.

La situazione non è migliore in tutta la città metropolitana. Il primo giorno di ottobre nei comuni che compongono l’hinterland di Milano c’erano 58 contagi giornalieri, giovedì 29 ottobre il dato è arrivato a quota 718.

I primi campanelli d’allarme erano iniziati a squillare ad agosto. In piena estate il trend si era invertito: gli ospedali avevano smesso di dimettere pazienti e avevano iniziato ad accoglierne di nuovi. Ogni giorno. Col passare del tempo l’andamento esponenziale della Pandemia ha portato alla situazione di oggi. Pura e semplice matematica.

Più nel dettaglio: il 27 luglio negli ospedali della Lombardia c’erano 151 malati covid, 14 in terapia intensiva e 127 nei reparti. Il numero più basso dalla fine della primavera. A inizio ottobre la situazione era già più critica; il primo giorno del mese i pazienti covid in ospedale erano 333: 35 in rianimazione e 298 nei reparti. Praticamente a fine mese il numero è decuplicato: 3.700 ricoverati, 345 in rianimazione e 3.355 nei reparti.

Negli ultimi giorni c’è stata anche una accelerata nei decessi: se a inizio ottobre morivano circa cinque pazienti covid ogni 24 ore negli ultimi giorni il dato è peggiorato sensibilmente e da sabato 24 ottobre si è assestato su circa 50 morti giornalieri. E non è eslcuso che il dato peggiori col passare delle settimane.

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