Tutti i ristoranti chiusi di sera, ma riaprono quello della Camera

La chiusura dei ristoranti alle ore 18 evidentemente vale solamente per il normale popolo, per i titolari di quelle piccole attività che già nella primavera hanno dovuto fare i conti con i drastici effetti economici provocati dal lockdown.

I deputati hanno provato ancora una volta a fare di testa propria, ma grazie all’intervento dell’opposizione l’incoerenza dei 5 Stelle – che fino a due anni fa avrebbero organizzato manifestazioni in tutta Italia per un fatto del genere – è stata messa a tacere. Tutto è partito nel pomeriggio di ieri, quando i deputati hanno ricevuto un messaggio sul proprio cellulare: “Dal lunedì al giovedì, presso i locali della ristorazione al piano Aula avrà luogo un servizio mensa con orario 19-21. Il servizio è attivo da oggi, 27 ottobre”. Come è possibile che sia stato deciso di riaprire anche la sera? Fino ai giorni scorsi era rimasto aperto solamente a pranzo.

Servizio serale regolarmente aperto alla Camera mentre i poveri cittadini italiani devono chiudere? C’è chi dice sì. Ad esempio Francesco Scoma giustifica il tutto dicendo che il calendario di questa settimana prevede sedute notturne e dunque il servizio di ristorazione viene garantito per consentire al deputato di restare in prossimità dell’Aula. “Anche se qualcuno di noi volesse uscire per consumare una veloce cena, d’altronde, troverebbe tutto chiuso. Non vedo dove sia lo scandalo. Noi parlamentari dobbiamo per forza limitarci al cibo da asporto, ovvero ai panini?”, è la presa di posizione del parlamentare di Italia Viva riportata da La Repubblica.

La retromarcia della Camera

Chi sa cosa penseranno i grillini, che a Montecitorio esprimono il presidente, di questo privilegio che i rappresentanti del popolo starebbero per regalarsi. Il polverone è stato alzato da Fratelli d’Italia. che la considera una vera e propria “discriminazione rispetto a tutti i ristoratori italiani” che in questi giorni stanno scendendo in piazza per protestare contro il nuovo Dpcm. I meloniani hanno fatto sapere che non frequenteranno il ristorante della Camera finchè tutti i ristoranti non saranno riaperti. “Se questo ristorante riapre allora vanno tenuti aperti anche tutti gli altri ristoranti che quotidianamente vengono costretti a chiudere a partire dalle ore 18“, sbotta Walter Rizzetto. Nel frattempo Roberto Fico, presidente della Camera, è stato messo all’angolo e ha messo le mani avanti giusto per evitare di lanciare un segnale sbagliato al popolo: “Il ristorante non è in funzione, ma è un prolungamento dell’orario della mensa. Fermo restando questo, effettuerò una verifica e comunque da questo momento anche il prolungamento dell’orario non ci sarà, il ristorante sarà chiuso”.

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“Non è giusto che la maggioranza rossogialla apra fino alle 21 mentre fa chiudere tutti alle 18, ammettendo implicitamente che la chiusura a quell’ora è una fesseria autentica”, dichiara Ciro Maschio a Libero. Sulla questione è intervenuto anche Carlo Rienzi, che lo giudica un “fatto grave”. Il presidente del Codacons ha annunciato che denuncerà il fatto alla magistratura per abuso di atti d’ufficio, “perché si sono qualificati ancora una volta come cittadini diversi da tutti gli altri italiani, che invece sono costretti a mangiare a casa la sera”.

il giornale.it

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