Nuovo Dpcm: coprifuoco nazionale dalle 18?

E’ in corso in queste ore, a Palazzo Chigi, una riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri e i capi delegazione dei partiti di maggioranza. Oggetto dell’incontro le misure da inserire all’interno del nuovo Dpcm, che secondo indiscrezioni potrebbe essere emanato già domani sera, con ventiquattr’ore di anticipo rispetto ai sette giorni che il premier voleva attendere dopo il varo del precedente.

Nuovo Dpcm: coprifuoco nazionale, scuole aperte

Se la parola “lockdown” non viene mai menzionata dai diretti interessati, nei fatti il rischio che si vada verso una sua forma surrettizia di chiusure generalizzate è assai concreto.

Pur parlando di “gradualità” delle misure, sarebbero allo studio forme di coprifuoco da estendere su scala nazionale, con gli esercizi commerciali chiamati ad abbassare la serranda prima delle 21 o delle 20, ma c’è anche chi parla di anticipare alle 18. Più che probabile, sulla scia di quanto già deciso dalla Lombardia, la chiusura dei centri commerciali nel corso dei fine settimana, mentre è ancora dibattuta l’ipotesi se tenere aperte o meno piscine e palestre.

Luce verde dovrebbero avere le scuole (al netto di eventuali ordinanze regionali più restrittive), così come tutte le attività non a diretto contatto con il pubblico. Ferme, invece, tutte le attività considerate “non essenziali” come i campionati sportivi dilettantistici e i convegni.

Con futuro decreto un lockdown “parziale”?

Guardando al futuro, la stretta potrebbe farsi ancora più rigida. L’esecutivo starebbe infatti valutando la possibilità di limitare gli spostamenti sulla falsariga (anche se a minor intensità) di quanto accaduto in primavera: sul tavolo fa capolino l’ipotesi di chiudere i confini delle regioni ad elevato indice di contagio. Una decisione in merito non dovrebbe però trovare posto in questo Dpcm, ma venire eventualmente rinviata alle prossime settimane, alla luce di quello che sarà l’andamento della curva epidemiologica.

Nicola Mattei

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