Statua di Montanelli imbrattata, una carta di credito incastra un 21enne antifascista

Antagonisti sì, ma con la carta di credito. Ed è stato un improvvido acquisto con moneta elettronica a inchiodare A.M., 21 anni, membro del gruppo Lume (Laboratorio universitario metropolitano) affiliato all’area antifascista milanese che nel mese di giugno aveva rivendicato a mezzo di un surreale comunicato l’imbrattamento della statua di Indro Montanelli avvenuta nei giardini Palestro.

Mosse poco furbe

La perquisizione eseguita questa mattina dalla Digos a casa del 21enne ha portato al rinvenimento della carta di credito con la quale erano state acquistate le bombolette di vernice. Una mossa decisamente poco furba, questa, che ha consentito alle forze dell’ordine di mettersi sulle tracce del ragazzo. Ma non è tutto: il giovane aveva lasciato le proprie impronte digitali su bombolette e barattoli di vernice utilizzati per l’atto vandalico senza curarsi di far sparire i vuoti. E’ bastato quindi un confronto in commissariato per incastrare il piccolo antagonista.

Un atto rivendicato

La perquisizione, come ha sottolineato il pm Alberto Nobili, «ha una sua straordinaria valenza di politica giudiziaria in quanto prova evidente che il dottor Ciccimarra e i suoi uomini della Digos non hanno mai abbandonato le indagini finalizzate all’identificazione dei responsabili di un fatto apparentemente lieve ma dagli effetti e le conseguenze di assoluta gravità, anche a livello internazionale, attesa la notorietà del giornalista e le modalità del fatto». L’atto di vandalismo contro la statua di Indro Montanelli, cosparsa di vernice rossa e oltraggiata dalla scritta «Razzista, stupratore» era stato rivendicato con un comunicato corredato di video dell’azione, pubblicato sui social, in cui gli studenti milanesi dei collettivi di sinistra Rsm-Rete studenti milanesi e Luma-Laboratorio universitario metropolitano affermavano: «Crediamo che figure come quella di Indro Montanelli siano dannose per l’immaginario di tutti e in una città come Milano, medaglia d’oro alla Resistenza, la statua di Indro Montanelli è una contraddizione che non possiamo più accettare».

Cristina Gauri

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