Coronavirus, Pregliasco anticipa il lockdown: “Tra tre settimane chiudono i confini regionali”

Per i lockdown regionali è solo questione di tempo. “Andando avanti così, tra due e tre settimane dovremo chiudere i confini”, spiega Fabrizio Pregliasco. Intervistato dal Messaggero, il virologo e ricercatore di igiene dell’Università degli Studi di Milano sembra preparare il terreno “psicologico” necessario a una nuova, drastica stretta: “La decisione non deve essere vissuta come preoccupazione da parte dei cittadini, ma come necessità, opportunità e responsabilità per sé e per la comunità di cui si fa parte”. Difficile, vista l’esperienza di tre mesi di lockdown generale più altre settimane di confini regionali chiusi nelle aree più a rischio.

“L’elemento da monitorare è il dato di occupazione dei servizi ospedalieri, in particolare le terapie intensive. Occorre valutare se possono ancora garantire la migliore assistenza che oggi possiamo dare alle persone con problematiche più impegnative”, spiega Pregliasco. Quando avverrà il lockdown locale, occorerrà “tener conto delle esigenze dei singoli, rispetto a situazioni particolari” e “prevedere una ridistribuzione organizzata e mirata”, per evitare il fuggi fuggi dello scorso marzo. Previsioni temporali? “Credo tra due tre settimane di tempo, sulla base dell’andamento dei contagi e il superamento di una soglia di 7-8 mila casi al giorno, ma soprattutto di una saturazione delle terapie intensive superiore al 50-60 per cento”.

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