Zaia: “Non vogliamo fare i bulli con il governo ma l’emergenza non c’è”

Luca Zaia non ci sta: le nuove restrizioni del governo giallofucsia sono ingiustificate, almeno vista la situazione coronavirus in Veneto. “Non vogliamo fare i bulli o i guastafeste con il governo, è giusto che Roma abbia una regia, ma vogliamo portare anche la nostra esperienza”, afferma il governatore veneto spiegando che allo stato attuale il virus “non ci dà emergenza sanitaria ospedaliera“. E’ comunque da non trascurare, chiarisce, ma in Veneto “tra il 95% e il 96% dei positivi non presenta sintomi“, fa presente Zaia.

Il governatore favorevole alla riduzione della quarantena

Il governatore veneto appena riconfermato con risultati bulgari è contrario alla mascherina da indossare anche all’aperto, come imposto dal governo giallofucsia. “Mascherina sempre con sé – dice -, ma indossata solo al chiuso e all’aperto in caso di assembramenti, come del resto già previsto dalle norme, e assolutamente nessuna chiusura anticipata di bar e ristoranti, che vorrebbe dire fare ‘un mini lockdown’”, avverte. Il presidente della Regione Veneto inoltre è d’accordo a ridurre i giorni di isolamento in caso di positività al coronavirus. “Sono favorevole alla riduzione del periodo di quarantena. I test rapidi ci permetterebbero di ridurla. Io penso che una settimana ci possa stare”, invece di 14 giorni.

“Stiamo lavorando a un tampone usa e getta da farsi da soli”

Poi Zaia conferma che “stiamo lavorando a un tampone usa e getta in autosomministrazione”. Dovrebbe essere pronto in 15 giorni, mutuandolo “da altre esperienze internazionali”, precisa. Per quanto riguarda il dialogo con il governo centrale, compromesso dal divieto per le Regioni di ammorbidire le nuove restrizioni anti-coronavirus – contenuto nel prossimo Dpcm – Zaia avverte che “non sarebbe un bel segnale se il governo non accogliesse le istanze delle Regioni“. “Non c’è nessun atteggiamento guerrafondaio e nessuna prova muscolare – sottolinea l’esponente leghista – al governo le Regioni hanno mostrato assoluta lealtà. Oggi c’è da fare un percorso assieme”.

“Immuni? Non l’ho scaricata”

“L’app Immuni? Non l’ho scaricata, ma questa non è una indicazione, ogni cittadino fa come gli pare”, ammette poi Zaia, confermando di non essere interessato all’applicazione per il tracciamento dei positivi. Già nei mesi scorsi, infatti, aveva detto che non la avrebbe scaricata. “Non so se arriverà mai alla massa critica in Italia”, commenta annunciando poi che “ora partirà una campagna importante di promozione” per l’app tanto sponsorizzata dal governo centrale.

Adolfo Spezzaferro

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