Esplode il veliero dei clandestini: i finanzieri feriti indagati per naufragio e omicidio colposo. Pm fuori di testa

Naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Di questo sono indagati i quattro militari della Guardia di Finanza che il 30 agosto soccorsero in mare aperto, al largo di Praialonga, un barcone di migranti, rimanendo feriti.I militari sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Crotone.

Nell’incidente che coinvolse il veliero – con a bordo una ventina di immigrati – persero la vita quattro persone, mentre sette riportarono ferite; oltre a cinque extracomunitari, anche due uomini della sezione navale della Guardia di finanza di Crotone. Si tratta, come riportato dall’Agi, dell’appuntato scelto Maurizio Giunta e del finanziere Antonio Frisella. I due sono ora sotto inchiesta insieme a un altro finanziere presente sul luogo dell’incidente e a un superiore, che in quel frangente invece si trovava altrove. Sul luogo della tragedia, in un secondo momento, arrivò anche anche un elicottero della Guardia Costiera per prestare soccorso.

Da quanto emerge, la Procura della Repubblica della città calabrese è ora al lavoro per raccogliere le testimonianze di sette migranti presenti a bordo dell’imbarcazione – un veliero di dodici metri – al momento dell’incidente. Al momento sono ancora tutte da accertare le cause dell’improvvisa esplosione nella zona di mare prospiciente Praialonga.

La mattina del 30 agosto, la nave dei migranti era stata intercettata dalla motovedetta numero 817 della sezione navale della Guardia di Finanza di Crotone all’altezza della ex base Nato di Simeri Crichi. A bordo vi erano trentaquattro persone, tredici delle quali erano riuscite a sbarcare con un gommone sulla spiaggia di Sellia Marina, venendo intercettate dall’Arma dei Carabinieri. Anche i presunti scafisti erano riusciti a sbarcare, facendo perdere le proprie tracce alle forze dell’ordine locali. Sul veliero erano dunque rimaste ventuno persone, raggiunte in un secondo momento dai finanzieri. Quindi la violenta esplosione.

“L’imbarcazione a vela ha proseguito con altri migranti a bordo ed è stata intercettata dalle motovedette della Gdf e della Capitaneria di porto di Crotone. C’era mare mosso, forte vento di scirocco e l’imbarcazione sembrava non governata e governabile così due finanzieri sono saliti a bordo per governare il mezzo e portarlo al porto più vicino. Il motore ha preso fuoco ed è esploso”, ha raccontato nelle scorse – come riportato da ilGiornale.it – il colonnello Emilio Fiora, comandante provinciale della guardia di finanza di Crotone. Da oggi quattro dei suoi uomini, però, sono finiti sotto inchiesta.

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