Trump sceglie la giudice Barrett per la Corte Suprema. Ma per la stampa Usa ha un difetto: è cattolica

Amy Coney Barrett è una donna. È giovane, è preparata, è anche molto telegenica. Se non fosse cattolica sarebbe perfetta. Almeno per i media americani, che indirizzano il consenso in base allo stupidario della sinistra globalista.

Il presidente Donald Trump ha scelto lei come nuovo giudice della Corte suprema. Barrett è giudice della Corte d’Appello del settimo circuito di Chicago ha 48 anni e 7 figli. Sarà il secondo giudice più giovane della storia della Consulta americana. Fosse stata di un’altra confessione religiosa o non fosse stata così americana, avrebbe riscosso consensi in tutta America e in tutto il mondo. Invece, l’informazione mondiale, così omologata la definisce “cattolica fondamentalista” o “cattolica oltranzista”. Forse perché semplicemente “cattolica” non era sufficiente per connotarla negativamente.Brasile nella morsa del Covid. Annullato il Carnevale di Rio. Non succedeva dal 1912Deputato lascia la videocamera accesa durante la riunione della Camera e si vede una scena hot (video)https://www.youtube.com/embed/HJ6NyimOg6k?wmode=transparent&rel=0

“Ultracattolica? Esistono anche gli infracattolici?”

Ha commentato Mario Adinolfi su Twitter: “Sono emozionato all’idea che una mia coetanea con gli occhi azzurri come i miei e raccontata come “ultracattolica” (che vorrà mai dire? Esistono gli infracattolici?) perché ha 7 figli ed è contro l’aborto, andrà alla Corte Suprema. Alla fine every life matters, viva Amy Barrett”.

Docente di diritto nell’università cattolica di Notre Dame, dove si è anche formata, Barrett nel 2017 era stata nominata da Trump giudice di corte d’appello, ed era stata tra i nomi più papabili per sostituire Anthony Kennedy, quando invece alla fine Trump le preferì Brett Kavanaugh. Affermando di voler lasciare la candidatura di Barrett appunto per sostituire l’87enne giudice icona femminista e liberal, strenua paladina della sentenza del 1973, la Roe vs Wade, con cui è stato legalizzato l’aborto. Una sentenza che Barrett, madre di sette figli, due dei quali adottati, nel 200e definì “erronea”.

Chi ha paura di Amy Coney Barrett?

La giurista cattolica ha quindi passato recentemente la ratifica al Senato, ma per le audizioni per la conferma alla Corte Suprema si prepara una battaglia vera e propria, dal momento che i democratici, che non hanno i numeri per bloccare la nomina, cercheranno in tutti i modi di rallentarla e soprattutto di trovare “scheletri nell’armadio” di Barrett. Una parte della stampa chi la accusa di avere frequentato dei gruppi della parrocchia troppo conservatori. Altri, invece, stanno cercando irregolarità nell’adozione di due orfani di Haiti. 

Abcnews sta guidando una campagna di stampa contro la giovane giurista. Mentre il senatore repubblicano Ben Sasse ha parlato di “una campagna di fango” che riflette “un’intolleranza anticattolica”.

Anche il vice presidente Mike Pence, intervistato nei giorni scorsi da Abc news, ha detto che considera i forti valori religiosi di Barrett una risorsa e non un problema ed ha puntato il dito contro “l’intolleranza verso la fede cattolica”. Non è una novità negli Usa. Una larga parte dei cattolici americani, infatti, è schierata con Trump, come ha ricordato recentemente suor Dede Byrne all’ultima Convention repubblicana. 

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