Insegue due ragazzine mostrando i genitali: denunciato afgano a Varese

 Immigrati nudi che rincorrono italiane. Ormai è diventato lo sport preferito degli stranieri che ospitiamo e sfamiamo entro i nostri confini. Da nord a sud è tutto un tripudio di extracomunitari travolti da incontenibili bollenti spiriti, che non ne vogliono assolutamente sapere di adottare un comportamento non diciamo civile, ma per lo meno proprio degli esseri umani.

L’ultimo episodio in ordine cronologico ha avuto luogo a Varese e riguarda un giovane immigrato di origini afgane che a braghe calate si è messo a inseguire due ragazzine, entrambe molto giovani. I fatti si sono svolti all’interno dei Giardini Estensi nel pomeriggio di mercoledì 23 settembre. L’esibizionista girava seminudo per i vialetti dell’area, abitualmente frequentata da minori. Le forze dell’ordine hanno fermato l’afgano mentre, in preda ai fumi dell’alcol, inseguiva le due adolescenti mostrando loro i genitali. Dato lo stato di alterazione l’extracomunitario ha opposto resistenza alle operazioni di fermo avviando una colluttazione con gli agenti, che lo hanno deferito all’autorità giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e atti osceni. Inoltre è stato sanzionato per ubriachezza molesta. Lo straniero si trova comunque in stato di libertà, essendogli stato applicato solo un Daspo urbano.

Solo una settimana fa, il 18 novembre, un altro afgano si era abbassato i pantaloni e aveva preso a masturbarsi di fronte ai bambini in un parco di Roma, cercando poi di approcciarsi ai piccoli. Il tempestivo intervento degli agenti di polizia aveva poi scongiurato il peggio. Nello stesso giorno a Napoli la polizia aveva arrestato un ivoriano per aver tentato – per fortuna senza successo – di stuprare una ragazza italiana all’interno della stazione metropolitana «Università»; non pago, l’aveva poi inseguita per strada, completamente nudo, quando lei era riuscita a divincolarsi e scappare all’esterno della struttura per chiedere aiuto. E da Napoli rimbalziamo fino a Torino, dove il 12 settembre un nigeriano – sempre come mamma l’aveva fatto – ha seminato il panico tra i passanti gettando per aria i cassonetti dei rifiuti.

Cristina Gauri

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