Comunali, il flop del M5s: sono fuori dai ballottaggi

Il Movimento 5 Stelle esulta per per il “Sì” al referendum sul taglio dei parlamentari ma fa finta di non vedere il tracollo alle Regionali e alle Comunali.

Il 70% degli italiani ha dato il via libera alla cosiddetta “Legge Tagliapoltrone”, che riduce da 945 a 600 i parlamentari italiani. E allora ieri l’ex capo politico pentastellato Luigi Di Maio ha commentato con dichiarazioni trionfalistiche il responso dell urne: “Sono molto orgoglioso del risultato, che è storico ed è merito del M5s“.

Peccato però che nel fine settimana si sia votato anche per eleggere nuovi sei governatori e seicentosei sindaci. Le Regionali sono state un vero e proprio disastro per i grillini: i candidati del M5s, infatti, si sono fermati spesso e volentieri sotto al 10%. E nell’unica regione nella quale il Movimento 5 Stelle ha stretto un accordo con il Partito Democratico – cosa successa in Liguria con la candidatura dell’ex giornalista de Il Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa – è arrivata una sonora batosta: Giovanni Toti si è riconfermato governatore con oltre il 50% dei voti.

Il ministro degli Esteri nella giornata di ieri non ha commentato solamente il responso del referendum. Con una tanto breve quanto significativa dichiarazione, infatti, Di Maio ha tirato una frecciatina all’attuale reggente Vito Crimi, ma non solo. “Le regionali invece potevano essere organizzate diversamente e anche nel Movimento con un’altra strategia…”, le parole del titolare della Farnesina.I risultati delle Comunali: ecco tutti i nuovi sindaci

E le Comunali? Idem. Nei capoluoghi di regione e di provincia chiamati a indicare il nuovo primo cittadino la performance del Movimento 5 Stelle è stata pessima. Con l’eccezione di Matera – dove il candidato M5s Domenico Bennardi è dato al 27,6% rispetto al 30,4% del candidato del centrodestra Rocco Sassone – in tutte le altre grandi città i pentastellati sono stati relegati a un ruolo decisamente marginale, oltre che esclusi da tutti i ballottaggi, segno che la crisi di consensi del Movimento 5 Stelle si fa sempre più profonda.

A Venezia, per esempio, la candidata del Movimento 5 Stelle Sara Visman non andrebbe oltre il 5,1% delle indicazioni di voto. Dal Settentrione al Meridione, teoricamente più favorevole elettoralmente ai Cinque Stelle: alle elezioni comunali di Crotone il candidato sindaco del centrodestra Antonio Manica è al 39,6%, il candidato vicio Vincenzo Voce al 36,9%, mentre il candidato del centrosinistra Danilo Arcuri è al 18,8%. Ecco, anche qui il candidato del Movimento 5 Stelle (Andrea Correggia) si fermerebbe sotto al 5%.

il giornale.it

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