Gli insulti poi le minacce. Odio “rosso” per il locale dove era atteso Salvini

La candidata presidente del centrodestra per le regionali toscane, Susanna Ceccardi, esponente della Lega, e il leader nazionale del Carroccio Matteo Salvini avevano programmato per domani un pranzo elettorale a Pontassieve, alla paninoteca Sunset.

Come rendo noto la pagina del locale toscano, tuttavia, l’appuntamento è stato annulato. Motivo? Troppe minacce e insulti diretti ai titolari del locale, che volevano semplicemente fare il lavoro. Autori i soliti fascisti rossi. “Ci dispiace molto di quello succede intorno a noi in queste ore quello che ci sarebbe stato domani per noi era solo un pranzo e non un sbandierare il nostro orientamento politico che voi tutti avete dato per scontato” si legge sulla pagina Fb del Sunset. “Il pranzo è stato annullato – osservano i titolari -per via delle tante minacce ricevute anche telefonicamente. Avremmo accettato qualsiasi partito politico pensando semplicemente di fare il nostro lavoro e mai ci saremmo aspettati tanta cattiveria. Abbiamo tutti la possibilità di esprimere il nostro punto di vista sulla politica attraverso il voto allora facciamolo senza per questo danneggiare gratuitamente il prossimo”.

I titolari del locale toscano: “Vogliamo solo essere giudicati per il nostro lavoro”

I titolari del Sunset sottolineano che “il nostro lavoro è fare da mangiare” e speriamo di “essere giudicati per questo e non per altro. Il nostro locale è sempre stato aperto a tutti non abbiamo mai rifiutato od offeso qualcuno per differenze politiche, sessuali, culturali o quant’altro e per noi questo rimarrà invariato”. Semplice buon senso, ma per gli intolleranti di sinistra non basta. Un locale che ospita il più odiato degli avversari politici va preso di mira. E così in Italia siamo arrivati al punto che un locale che ospita Matteo Salvini o un politico di destra debba annullare un pranzo elettorale per le troppe minacce ricevute. Metodi da veri squadristi. Chissà se i giornaloni di sinistra parleranno dell’accaduto o del fascismo che avanza: sta di fatto che quest’intolleranza che proviene da sinistra, che impedisce alle persone di ritrovarsi in un locale pubblico, non ha assolutamente nulla da individare al totalitarismo più violento.

Rovereto, scritte contro il bar che ha “ospitato” Salvini

In Trentino non è andata molto meglio. Un bar e un negozio nel centro di Rovereto sono stati imbrattati da alcuni vandali nella notte, “colpevoli” di aver ospitato il leader leghista. “È semplicemente vergognosa l’escalation di vandalismo verificatasi nelle scorse ore a Rovereto, dove sono apparse – seguite da insulti irriferibili – scritte contro il senatore Matteo Salvini e sono state danneggiate con della colla nelle serrature le saracinesche sia di un bar, sia di un negozio di una candidata in Borgo Santa Caterina” sottolineano in una nota la consigliera provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio, e il Responsabile sezione Lega di Rovereto, Viliam Angeli. “Ecco come alcuni delinquenti hanno ridotto la più antica torrefazione in Italia” ha osservato in un post l’assessore leghista Mirko Bisesti. “Siete solo dei poveretti, violenti, ignoranti e arroganti. I vostri metodi squadristi ci fanno capire come sia ancor più importante e fondamentale portare il cambiamento”.

il giornale.it

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