L’affondo di Gasparri: «Ci sono tutti gli estremi per procedere nei confronti di Conte & company»


«Bisogna capire che cosa farà ora la Procura di Bergamo dopo che si è appreso che Conte non ha rispettato per le zone rosse della Lombardia, le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico». Lo chiede il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Si è appreso che Conte ha dato varie versioni alla stampa e alla magistratura circa fatti che erano a sua conoscenza fin dal 3 marzo. Quindi, l’inchiesta della Procura di Bergamo dovrebbe essere spedita e senza sconti».

Gasparri: «La Procura di Bergamo conosce i codici…»

«È evidente», aggiunge Gasparri, «che c’è stato un occultamento di prove, che chi è al governo può inquinare le prove e potrebbe reiterare il reato, qualora, e non ce lo auguriamo, si dovessero presentare nuove ampie emergenze. Quando si possono inquinare le prove e si può reiterare il reato, la conseguenza notoriamente è una sola. Credo che la Procura di Bergamo conosca i codici e che quindi dovrebbe procedere in maniera inesorabile nei confronti dei vertici del governo».

«Conte parli delle bugie che ha detto»

«Noi chiediamo», dice ancora Gasparri, «che si parli subito di questa vicenda in Parlamento, senza pretesti di vacanze o di ferie per Conte e company. Sono curioso di sapere se Conte potrà venire in Parlamento a parlare delle bugie che ha detto o se la Procura di Bergamo o qualche altra Procura, anche quella di Roma, si renderanno conto in quale condizione penale e penosa ci troviamo. Ci sono tutti gli estremi per atti immediati e inesorabili nei confronti di Conte e company».

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