Coronavirus, il bengalese positivo: “Avevo la tosse ma ho girato in città per 6 giorni, ho visto almeno 100 persone”

Il nuovo timore coronavirus viene dal Bangladesh. È questo il nuovo fronte che preoccupa l’Italia alle prese con i cosiddetti “casi di importazione”. Ultimo tra tutti quello di un uomo proveniente per l’appunto dal paese asiatico, risultato positivo al Covid-19, ma scoperto solo giovedì dopo aver incontrato “centinaia di persone”. In bengalese, quarantenne e commerciante a Tor Pignattara (periferia est di Roma), ha raccontato al Messaggero: “Da 6-7 giorni avevo la tosse, ho girato con il furgone per la città”. A confermare l’accaduto anche Mohamed Taifur Rahman Shah, presidente dell’associazione ItalBangla, che ha lanciato l’allarme: “Avrà incontrato almeno un centinaio di persone, magari anche di più, negli ultimi giorni, anche se aveva già la febbre”. Il bengalese, ora ricoverato in un hotel Covid-19, ”è un fornitore di tanti minimarket e negozi della zona. Sabato mattina, dopo aver saputo di essere positivo, è venuto qui negli uffici della nostra associazione, che poi abbiamo sanificato. Il problema è che ha incontrato tanta gente per lavoro e vive in un appartamento con 6 persone”. 

Il diretto interessato racconta di aver rispettato il lockdown, “non sono praticamente mai uscito di casa”, e di aver ripreso “da poco a lavorare”. Negli ultimi giorni ha “girato con il furgone per la città, con il mio autista, per 2-3 giorni, ma non di più, perché non c’è molto lavoro, poi fa molto caldo”. Ma la preoccupazione per i numerosi contatti che ha avuto allarma e non poco il Lazio, alle prese con un’impennata di contagi.

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