Leclerc: “Contro il razzismo? Sì certo, ma io non mi inginocchio”

Roma, 5 lug – “Credo che ciò che conta siano fatti e comportamenti nella nostra vita quotidiana piuttosto che gesti formali che potrebbero essere considerati controversi in alcuni paesi. Non mi metterò in ginocchio, ma questo non significa affatto che sono meno impegnato di altri nella lotta contro il razzismo”. E’ quanto scritto oggi da Charles Leclerc su Twitter. Il pilota della Ferrari, poco prima dell’avvio del Gp d’Austria che inaugura il mondiale di Formula 1, ha spiegato senza mezzi termini perché non ha affatto intenzione di aderire al gesto in voga tra i Black lives matter.

Chi si inginocchia e chi no

Contrariamente ad alcuni piloti, i quali hanno fatto sapere che si inginocchieranno indossando una maglia con la scritta “End Racism” nella cerimonia pre-gara. Daniel Ricciardo, pilota della Renault tra i promotori dell’iniziativa che strizza l’occhio ai manifestanti “antirazzisti”, aveva in qualche modo anticipato (senza nominarlo direttamente) il niet di Leclerc: “Il motivo per cui lo faremo è semplicemente quello di sostenere Black Lives Matter, non è niente di politico o altro. Ma c’è una linea sottile, penso, con alcuni piloti e le loro nazionalità e come viene percepita”, ha detto Ricciardo.

Nessuno – ha poi specificato il pilota australiano – verrà giudicato o criticato se non sta lì in un certo modo o si mette in ginocchio”. Chissà se davvero nessuno darà del razzista a Leclerc. Abbiamo la sensazione, e speriamo ovviamente di sbagliarci, che qualche idiota all’arrembaggio sui social non esiti a farlo. Perché di questi tempi, non piegarsi ai diktat delle mode politicamente corrette, suscita quasi sempre un’ondata di fesserie e accuse improbabili.

Nel frattempo però anche Max Verstappen ha deciso di non inginocchiarsi, annunciandolo via Twitter come Leclerc: “Sono molto impegnato nella lotta contro il razzismo ma credo che ognuno abbia il diritto di esprimersi nel modo e nel tempo che vogliono. Oggi non mi inginocchierò ma rispetto e supporto le scelte personali di ogni pilota“, ha scritto il pilota della Red Bull.

Alessandro Della Guglia

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