Il panico nella perla del turismo: “Dove sono i migranti col virus?”

Da giorni sono ripresi gli sbarchi di migranti sulle coste siciliane.

Il lockdown aveva di fatto bloccato tutti gli sbarchi verso la Sicilia, ma con la riapertura dei confini sono ripartiti a pieno ritmo il via vai dalla Libia. Due giorni fa ad Augusta sono arrivati 43 migranti, di cui dopo una serie di tamponi sono stati trovate 8 persone positive al coronavirus. Subito dopo lo sbarco sono state portate in una struttura vicino a Noto, nel siracusano. Il governatore Nello Musumeci aveva anche scritto al premier Giuseppe Conte che però – secondo la ricostruzione del presidente siciliano – non ha mai risposto. “Lui non risponde mai – dice – È in serio imbarazzo perché davvero il Governo sta dimostrando di essere insensibile nei confronti di una terra che è stata generosissima sul fronte dell’accoglienza”. Questo detto non-detto, questa incomunicabilità tra Palermo e Roma ha fatto andare su tutte le furie Musumeci, proprio perché rispetto al passato adesso i migranti non sono su una nave in rada per effettuare la quarantena ma all”interno di una struttura vicino ad uno dei più belli gioielli del barocco siciliano. “Si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliani – scrive il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, sulla sua pagina Facebook -. Lo Stato dice che la nave costa troppo. E quindi si possono alloggiare a Noto, dove già si trovano. Avete capito bene: a Noto, perla del nostro turismo. Il nostro sistema sanitario ha provveduto a tamponi e ha posto in isolamento i positivi, dividendoli dagli altri. Ma permangono due grandi domande: perché la quarantena sulla terra ferma? Perché nessuno ci informa sulle condizioni reali dei campi in Libia? Sono domande alle quali Roma ha il dovere di rispondere. Verificherò a questo punto se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che ospita gli immigrati”.

Intanto a Noto c’è tensione proprio per il numero incontrollato di voci al riguardo. I titolari di alberghi, B&B e strutture ricettive di lusso di tutta la zona lamentano le ormai ricorrenti disdette di precedenti prenotazioni da parte dei turisti. E in un momento in cui il turismo è al collasso, il rischio è che la stagione turistica si trasformi in una stagione disastrosa. “Nessun allarme e per favore basta creare panico tra la gente”, dice il sindaco Corrado Bonfanti che cerca di tranquilizzare tutti per salvare la stagione estiva di Noto. Intanto i 43 migranti sono stati collocati dalla Prefettura di Siracusa, in una struttura adeguata alla scopo, ubicata in una contrada poco urbanizzata a circa 20 chilometri dal centro abitato. “Dalle verifiche sanitarie (tamponi Covid 19) si sono riscontrati 8 casi di soggetti asintomatici che sono stati posti in isolamento ulteriore. Entrambi i gruppi (35+8) sono presidiati notte e giorno – spiega Bonfanti -. Sono in costante contatto con il Presidente Musumeci e con l’Assessore alla salute Razza che mi stanno assistendo per una rapida soluzione della problematica. Nessuna preoccupazione per la nostra comunità perché nessuna possibilità di contatto sarà consentita. In prefettura è in corso una riunione operativa di tutte le forze dell’ordine per adottare i necessari e opportuno provvedimenti”. Le polemiche restano, i migranti in quarantena pure.

il giornale.it

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