Lampedusa oltre ogni limite: 11 sbarchi in poche ore. «Non ce la facciamo più. Chiudete l’hotspot»

Ancora altri sbarchi a Lampedusa. In poche ore nell’isola altri undici mini sbarchi. Al momento sono 116 i migranti, soccorsi dagli uomini della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto, approdati sulla più grande delle Pelagie, dove si susseguono le segnalazioni di avvistamento. Nuovi arrivi che fanno “lievitare” le presenze nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano adesso 209 ospiti. Domani è previsto il trasferimento di 80 migranti, che a bordo del traghetto di linea saranno trasferiti a Porto Empedocle, nell’Agrigentino. Ma si susseguono segnalazioni e avvistamenti di migranti nel Mediterraneo. Sedici persone sono state soccorse nella notte dalla Ocean Viking: erano a bordo di una barca in vetroresina in difficoltà a 40 miglia nautiche a sud di Lampedusa. A coordinare le operazioni le autorità maltesi. A bordo della nave della Ong ci sono adesso 180 migranti.

Lampedusa, l’esasperazione dei cittadini

Una situazione che esaspera sempre più i lampedusani. «Non ne possiamo più più», dicono in molti. Come si legge su Libero i lampedusani dicono basta a centri di accoglienza e sbarchi di migranti. Sull’isola si è concluso il referendum indetto due settimane fa sulla presenza dei migranti e sulla necessità di una struttura sanitaria locale. L’esito della consultazione popolare è stata la schiacciante richiesta della chiusura dell’hotspot a Lampedusa votato da 988 cittadini contro solo 4 lampedusani favorevoli al centro per migranti.

«L’isola è una pentola a pressione»

Un mese fa, dopo l’incendio dei barchini de migranti, il sindaco Totò Martello, intervistato da Live Sicilia aveva espresso preoccupazione. «L’isola è una pentola a pressione, pronta a esplodere. Siamo sempre in emergenza, sbattiamo continuamente sull’emergenza. L’emergenza dei migranti, ora l’emergenza Covid. Non abbiamo pace».

Non solo Lampedusa, sbarchi anche ad Augusta

Intanto Mare Jonio è arrivata davanti al porto di Augusta con 43 persone a bordo tra cui donne e minori, soccorsi a circa 40 miglia a Nord di Zuara. «Erano a bordo di un’imbarcazione piena d’acqua e sovraccarica, a rischio di affondare. Adesso sono sani e salvi sulla nostra nave. Benvenuti”, ha scritto Mediterranea Saving Humans.

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