Spunta la tassa sui prelievi bancomat, Meloni: «Obbediscono a Prodi, mandiamoli a casa»


Una “tassa sul bancomat” per disincentivare il ritiro e l’utilizzo dei contanti; l’ipotesi di un anticipo fiscale sui prelievi (cioè mettere le mani in tasca a chi preleva banconote);  la riduzione dei limiti per i pagamenti cash.  Sono alcuni dei punti contenuti nel documento della task force che Colao ha consegnato alla Presidenza del Consiglio. Se Giuseppe Conte accetterà tale proposta, sarebbe  una vera e propria dichiarazione di guerra alla circolazione del contante. Tuona Giorgia Meloni: «Invece di pensare ad abbattere la burocrazia e a togliere tutti gli odiosi obblighi che rallentano la nostra economia, i tecnocrati di Conte studiano soluzioni per eliminare il contante dalla circolazione».

Meloni: «Ai cittadini serve libertà non lo Stato spione»

E’ sconcertata la leader di FdI: «Quasi come avessero eseguito i consigli di Romano Prodi, la task force di Vittorio Colao propone di tassare i prelievi al bancomat! È ora di mandare a casa l’armata brancaleone pentapiddina e tutti i tecnocrati al loro seguito. All’Italia serve subito un Governo forte che abbia come obiettivo principale quello di restituire al cittadino la libertà di fare impresa; e di decidere come, quando e dove spendere i propri soldi senza che lo Stato spione stia lì a controllare e tassare per conto delle banche ogni singola transazione».

L’idea tanto cara alla sinistra: una sostanziale tassa sull’utilizzo del contante che scatterebbe oltre una certa soglia prelevandolo al bancomat . Colao lo scrive in modo generico, proponendo di abbassare le soglie di legge per l’utilizzo del denaro contante, chiedendo al contempo alla Ue di mettere fuori corso le banconote da 200 e 500 euro. E poi di stabilire «disincentivi al ritiro e all’utilizzo dei contanti, ad esempio con un anticipo fiscale a valere sui prelievi di contante». Una tassa sulle banconote, dunque, scrive Bechis sul Tempo. Una follia.

Si tratta di  una vera e propria dichiarazione di guerra alla circolazione del contante.  Giorgia Meloni prevedeva da tempo questa crociata da parte del governo e l’aveva più volte smascherata. ora è messa nero su bianco. Anche perché, spiega sempre il quotidiano, è prevista una sorta di tassa sui contanti per i coraggiosi che oseranno voltare le spalle ai pagamenti elettronici. Per scoraggiare l’uso del cash, nel documento si parla di ridurre i limiti ai pagamenti in contanti e disincentivare il ritiro e l’utilizzo degli stessi.  Come faranno? Ad esempio con l’anticipo fiscale sui prelievi di contante…Una follia.

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