Sicilia, arriva Bertolaso: «Pd e M5S stiano zitti, aiuto e prendo solo un euro»


«L’onorevole Fava ha perso un’ottima occasione per stare zitto. La sua è stata una polemica che poteva tranquillamente risparmiarsi, una polemica senza alcun motivo». A parlare, in un’intervista all’Adnkronos, è Guido Bertolaso. L’ex Capo della Protezione civile in questi giorni si trova in Sicilia, per una serie di incontri con Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza. Ma ancora la collaborazione tra Bertolaso e la Regione siciliana non è stata formalizzata. Il Presidente della Commissione regionale antimafia dell’Ars Claudio Fava aveva criticato Bertolaso. Chiedendo perché non è in quarantena come prevede l’ordinanza di Musumeci.

«Non è il momento di fare polemiche ma di lavorare»

«Sono stato invitato dalla Regione siciliana a una riunione di lavoro – dice ancora Bertolaso – a parlare di problemi legati al Covid 19. L’invito mi è arrivato il 20 maggio e la riunione era convocata per il 28 maggio. Nella lettera c’era scritto che ero stato esentato dalla quarantena perché venivo in Sicilia per una questione di lavoro. E, invece di andare a dormire in albergo a Palermo a pagare 200 euro a carico della Regione siciliana, sono venuto nella mia barca ormeggiata a Trapani. Dove non pago un euro. È stata una polemica che si potevano davvero risparmiare. In Italia non è il momento di fare polemica ma di lavorare…».

Bertolaso: «Sono in Sicilia per dare una mano»

Ma quale sarebbe il ruolo di Guido Bertolaso in Sicilia? «Stiamo ragionando – spiega – ne stiamo parlando siamo in riunione. Parliamo di statistiche. Non c’è alcuna fretta, sono qui con loro e gli do una mano. Vedremo la prossima settimana. Ma ancora non c’è nulla di concreto. Non c’è bisogno di mettere nero su bianco. Loro hanno delle idee per riaprire l’isola. Ma vogliono essere cauti e proteggere i siciliani che finora si sono comportati bene. Ma vogliono anche invogliare i turisti a venire in Sicilia. Quest’isola è uno dei posti più belli per venire in vacanza». E sull’apertura del 3 giugno, Guido Bertolaso spiega: «Sono ottimista per questi mesi, perché c’è bisogno di mettere alla prova i meccanismi di controllo e di sorveglianza». «Passata l’estate non so cosa potrà accadere francamente – aggiunge ancora – perché sicuramente ci sarà un movimento di persone in Europa. Ci saranno cambiamenti di clima autunnali e l’influenza che tornerà come ogni anno e se dovesse esserci una nuova ondata di epidemia Covid, sarà davvero problematico fare una distinzione visto che i sintomi sono molto simili».

«Musumeci ha visto quello che ho fatto a Milano»

Ma come mai Musumeci ha chiamato proprio Bertolaso? «Chiedetelo a lui, la pensa evidentemente come Fontana… Lo conosco da 25 anni – spiega –Abbiamo gestito insieme alcune emergenze, quando era presidente della Provincia di Catania e ci siamo occupati del vulcano Etna». «Ricordo ancora un bellissimo incontro con Musumeci e l’allora Capo di Stato Ciampi – dice – lo ricordo con molto piacere. Un momento commovente. Musumeci ha visto cosa ho fatto a Milano e nelle Marche. E mi ha chiesto di dare una mano in una situazione diversa. Qui non si tratta di gestire una emergenza con letti ma di prevenzione. Dopo il 3 giugno Musumeci farà una conferenza stampa in cui sarà presentato un pacchetto di iniziative e dirà come intende avvalersi di me». L’indennità di Bertolaso? «Un euro, come ho fatto in Lombardia e nelle Marche…».

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