Mascherine Tricolori, atto V a Montecitorio: “Ribellarsi è un dovere, via gli incapaci” (video)


Mascherine Tricolori, stamattina il centro di Roma ha ospitato ben tre manifestazioni distinte, ma tutte contro il governo Conte. Le Mascherine Tricolori sono tornate in piazza per il quinto sabato consecutivo, e non hanno intenzione di fermarsi. Anzi, rilanciano, organizzando per giugno una manifestazione nazionale. Sì, perché le Mascherine Tricolori stanno manifestando da oltre un mese contemporaneamente in tutte le piazza d’Italia: daRoma a Milano, da Terni all’Aquila, a Cuneo, a Cagliari, a Perugia, a Udine, a Bari, a Portogruaro, a Cesena, a Bussolengo, a Vittorio Veneto, a Forlì. a Porto Tolle, a Gorizia, a Parma, a Belluno, a Piacenza, a Bolzano, a Vicenza, a Trieste. a Padova, a Bologna. Oltre che in altre decine di comuni dal Nord a Sud della nazione.

Migliaia le Mascherine Tricolori in tutta italia

Migliaia di persone complessivamente hanno protestato pacificamente ma con decisione in tutta Italia, per dire basta a questo governo di incapaci e di inadeguati. Con la loro maggioranza, con le loro task force super pagate, i grillincomunisti non sono stati in grado di risolvere i problemi degli italiani. Problemi causati da un governo che non è stato capace di capire cosa stesse succedendo e che ha colpevolmente sottovalutato la portata del problema. E che dopo, quando sono scappati i buoi, non è stato neanche capace di aiutare gli italiani. Però ha sanato oltre mezzo milione di immigrati.

Nessuna connotazione politica, solo l’italia

Le Mascherine Tricolori non hanno connotazione politica, se non quella di essere italiani. Ci sono imprenditori, partite Iva, tassisti, artigiani, commercianti, ristoratori, baristi, operai, studenti, addetti del turismo e tutte le categorie messe in ginocchio, non dal Covid, ma dalla malagestione del governo dell’emergenza. “Non staremo supinamente a vedere questa banda di incapaci che ci governano mentre fanno a pezzi l’Italia”, dicono risoluti. E promettono di non fermarsi sino a quando questo governo non se ne andrà a casa.

Il governo nella morsa delle protesta continue

Come accennato, sempre stamattina al centro di Roma c’erano altre due manifestazioni di protesta contro il governo. Quella della Marcia su Roma, presso la Galleria Colonna, che è stata repressa e dispersa dalle guardie del regime, e quella dei gilet arancioni, che ne hanno preannunciata un’altra per il 10 giugno. Sono tutti cittadini che non ne possono più, che vedono il loro futuro incerto, e che soprattutto vedono che gli aiuti promessi tronfiamente da Conte e dai suoi sodali stentano ad arrivare. Vedono che le banche si rifiutano di aiutare le imprese, vedono che lo Stato non è vicino al cittadino, ma che troppo spesso è loro nemico. Insomma, concludono, basta andare a Bruxelles con il cappello in mano, la parola torni al popolo.

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