Siamo alle comiche: la Bellanova querela la grillina Barbara Lezzi. E lei «Non mi intimidisci»


La renziana Teresa Bellanova contro la grillina Barbara Lezzi. Insieme appassionatamente al governo, per dare mordente all’intesa aggiungono una capatina nelle aule del tribunale. L’ammucchiata rossogialla si copre di ridicolo. Siamo alle carte bollate: il ministro dell’Agricoltura ha deciso di querelare l’ex ministro per il Sud. L’esponente pentastellata l’aveva accusata di «distrazione di fondi» destinati agli agricoltori, nel caso Xylella. È la stessa senatrice del M5S a darne notizia con un post su facebook.

Barbara Lezzi, una furia contro la Bellanova

«Sono stati distratti fondi dagli agricoltori a favore di altri soggetti che non rientravano negli impegni assunti dal presidente Conte e da me», scrive Barbara Lezzi. «C’è poco da fare, è così. E aggiungo, così come feci a dicembre 2019, che il segretario particolare della Bellanova, Cosimo Durante, è tra gli amministratori di Gal. Non lo posso dire? Che problema c’è?».

La denuncia  per diffamazione: «Vogliono intimidirmi»

«Mi è appena arrivata», annuncia, «la denuncia per diffamazione del ministro Teresa Bellanova e del suo segretario particolare. Usano i tribunali per intimorire. Da parte mia, nessuna paura, nessuna mediazione. Si vada davanti a un giudice. Lì vedremo se devo star zitta perché la ministra lo decide», incalza Barbara Lezzi.

Alcuni mesi fa lo scontro con Barbara Lezzi

Lo scontro si è consumato alcuni mesi fa. La Bellanova aveva replicato all’esponente grillina. «I fondi destinati ai Gal erano inseriti nelle norme che erano state scritte dal governo precedente, del quale la signora Lezzi faceva parte. Ma purtroppo lei non aveva l’abitudine di leggere le carte».

Renzi in difesa della sua ministra

La polemica era su una parte dei soldi stanziati per l’emergenza Xylella (40 milioni su 300) che verranno destinati ai Gal (gruppi di azione locale) e al Distretto agroalimentare di qualità Jonico Salentino invece che direttamente agli agricoltori colpiti. Matteo Renzi aveva difeso la sua ministra, definendo l’attacco «disgustoso» e «incredibilmente falso».

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