Le chat di fuoco del M5S contro Renzi: «Fa il doppio gioco, è inaffidabile, vuole tenerci al guinzaglio»

Messaggi dopo messaggi. Rabbia. Nel M5S c’è una forte irritazione, Renzi – dicono – l’ha fatta grossa. E c’è chi va oltre: «Vuole tenerci al guinzaglio», il pensiero ricorrente. La scelta di Italia Viva di “salvare” Salvini non è andata giù ai grillini. Non solo. La vicenda si intreccia con un altro motivo di scontro, e cioè l’elezione dell’esponente di Iv Patrizia Baffi come presidente della Commissione di inchiesta del Consiglio regionale della Lombardia. L’organo valuterà la gestione dell’emergenza coronavirus. La Baffi è stata eletta grazie ai voti di Lega e Forza Italia.

M5S: da Renzi «una farsa inaccettabile»

«Una farsa», secondo gli esponenti del M5S. «Questa – tuona il capo politico Vito Crimi – non è una commissione d’inchiesta. È un paravento, un tappeto sotto il quale cercheranno di nascondere gli errori e l’incapacità di gestione del duo Fontana-Gallera». E c’è chi, come Leu, parla apertamente di «scambio» tra il partito di Matteo Salvini e quello di  Matteo Renzi: « il comportamento di Italia Viva è stato più vicino alla Lega che alla maggioranza di cui fa parte», attacca il deputato Luca Pastorino.

«Matteo assistente civico»

Sui social M5S non si risparmiano critiche e battute nei confronti dello “scomodo” alleato di governo. Il vicepresidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo condivide l’immagine di Salvini e Renzi che si stringono la mano. Il tutto, accompagnati dalla scritta “Assistente Civico”.

Gli screenshot nelle chat degli esponenti M5S

«Italia Viva si astiene in giunta per le autorizzazioni e salva Salvini dal processo sul caso Open Arms. A che gioco sta giocando Renzi? Se vuole andare tra le braccia di Salvini e Berlusconi lo dica apertamente! Matteo, il doppio gioco alla lunga non paga…», scrive su Twitter la deputata M5S Yana Ehm. E fanno il giro delle chat pentastellate gli screenshot di alcuni vecchi post di Renzi, nei quali l’ex segretario Pd si schierava a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti del leader leghista per i casi Diciotti e Gregoretti.

L’affondo di Pierluigi Bersani

Duro Pierluigi Bersani. «Renzi lavora al margine. Cerca l’utilità marginale e tiene il governo con l’acqua a un centimetro dalla bocca», dice a Otto e mezzo. «Lo martella tutti i giorni ai fianchi fino a quando verrà il momento giusto e lo troverà indebolito. Quindi, è ovvio che gli attacchi di Renzi a Conte non fanno bene al governo. Ma va da sé che se facessero bene, non li farebbero».

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