Menzogne e odio, i Cinquestelle sono la peggiore sinistra dopo le ondate violente del ’68 e del ’77

Che gli appelli del Capo dello Stato all’unità nazionale finissero nel vuoto era prevedibile. Appena ne hanno avuto l’opportunità, sia alla Camera che al Senato i Cinquestelle si sono scatenati. I loro interventi infamanti hanno seppellito il buonsenso che avrebbe dovuto ispirare il momento e di certo anche la verità dei fatti. Menzogne, odio, violenza provenienti da certi soggetti non meravigliano. Il M5S è fatto da persone di questa risma, la peggiore sinistra che si sia vista dopo le ondate di violenza del ’68 e del ’77.

Cinquestelle contro la Lombardia, fuori da ogni logica

Ma quello che è andato in scena in Aula contro la regione Lombardia è fuori ogni logica. Attaccare la regione per come ha gestito l’emergenza coronavirus e per la questione delle terapie intensive non può essere liquidato come lo sfogo di un singolo, ma è stato certamente preventivo. In Italia ci sono pochi posti di terapia intensiva, diventati ancora meno a causa dell’emergenza coronavirus. La regione Lombardia si è dotata in pochi giorni di una struttura all’avanguardia, fatta in un’area come quella della Fiera dove c’erano spazi ampi e si evitavano le lungaggini di ristrutturazione di edifici fatiscenti e mal collocati.

La peggiore speculazione

Il fatto che oggi ci siano pochi ricoverati non significa che le nuove strutture sono inutili, ma che l’emergenza si è alleggerita. Ma il dato di fondo resta e va affrontato una volta per tutte, anche per gestire nuovi eventuali casi: i posti in intensiva devono essere incrementati in rapporto alla popolazione italiana. Questo è stato fatto ed è un bene. Solo i Cinquestelle potevano speculare su questo. Invece di parlare degli sprechi di De Luca che in Campania ha chiuso interi ospedali, o degli scandali di Zingaretti e dei 37 milioni destinati a mascherine acquistate da una ditta inesistente, o ancora dei morti nelle Rsa in Emilia Romagna che in percentuale sono stati superiori che altrove, parlano a sproposito della Lombardia con odio e violenza. Il teppismo parlamentare non può conciliarsi con l’unità nazionale. Anche Mattarella ne deve prendere atto.

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