Magistrati contro Salvini, Meloni: “Andrebbero cacciati. Quelle chat sono un insulto allo Stato”

“In uno Stato normale questi personaggi sarebbero già stati cacciati dalla magistratura“. Giorgia Meloni ha commentato così la notizia delle chat tra il pm Luca Palamara e alcuni colleghi, in cui si insultava l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, sostenendo che andava attaccarlo a prescindere. Le parole scritte in quelle chat, infatti, per la leader di FdI, sono prima di tutto “un insulto allo Stato”. E ai tanti magistrati che svolgono il proprio lavoro con lealtà.

Meloni: “Il contenuto di quelle chat è inaccettabile”

Quello che abbiamo letto sul quotidiano ”La Verità”, che ha pubblicato delle chat di alcuni giudici e pm, è un insulto allo Stato e alla stragrande maggioranza dei magistrati che ogni giorno servono fedelmente la Nazione, rispettano la separazione dei poteri e dedicano la loro vita a difendere la legalità e la giustizia”, ha scritto Meloni sulla sua pagina Facebook. Per la leader di FdI è “inaccettabile che dei magistrati dicano che l’allora ministro dell’Interno Salvini debba essere attaccato penalmente, per calcolo politico, anche se agiva correttamente“.

“Liberare la magistratura dal cancro delle correnti”

“In uno Stato normale – ha sottolineato la leader di FdI – questi personaggi sarebbero già stati cacciati dalla magistratura. Mi aspetto un immediato intervento del Csm e del Presidente della Repubblica. Il premier Conte, nei suoi infiniti monologhi e discorsi, ha parlato anche di riforma della giustizia. Su questo siamo d’accordo. La prima riforma della giustizia da fare è liberare la magistratura dal cancro delle correnti; dal mercanteggiamento di poltrone e incarichi; dai giochi di potere della politica. Mettiamoci subito al lavoro”.

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