Le Sardine migliori amiche del governo: “Mascherine tricolori: una vergogna!”

Roma, 17 mag – Ieri le Mascherine tricolori hanno protestato nel rispetto del divieto di assembramento, per il terzo sabato consecutivo, in tutta Italia. A Roma, la manifestazione più grande è stata bloccata per alcuni attimi dalla Polizia che ha costretto i partecipanti a restare imbottigliati in una via del centroE le Sardine, nel frattempo diventate “6000 Segnalatori”, esultano per questo e ci mettono il carico petaloso di fake news e … invidia?

Sardine: “Mascherine tricolori, vergogna!”

Come sappiamo, le Sardine non hanno un buon rapporto con Twitter, con la punteggiatura e l’uso di maiuscole e minuscole. Nonostante questo (e le sonore figuracce rimediate ad esempio nell’anniversario della morte di Aldo Moro) si ostinano a fare propaganda: “Sovranisti in corteo a Roma indossano Mascherine Tricolori” hanno scritto ieri sul loro account 6000 Sardine. “Con gli ospedali pieni e il paese che arranca, un manipolo di 100 persone ha percorso le vie del centro, tra loro militanti di Casa Pound. La polizia ha interrotto la manifestazione identificando 50 persone. Vergogna!”6000 Sardine✔@6000sardine

#Sovranisti in corteo a Roma indossano #Mascherinetricolori

Con gli ospedali pieni e il paese che arranca, un manipolo di 100 persone ha percorso le vie del centro, tra loro militanti di #Casapound.
La polizia ha interrotto la manifestazione identificando 50 persone. Vergogna!

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Sardine e fake news

Le Sardine non sanno o fingono di non sapere che le persone scese in piazza erano diverse centinaia – e lo hanno fatto non solo a Roma ma in altre 80 città. La maggior parte di esse non apparteneva a nessun partito o movimento politico. Ma se invece fossero “un manipolo di 100 persone” come scrivono, allora ancor di più la loro presunta preoccupazione sanitaria non avrebbe ragion d’essere. Gli ospedali del nostro Paese (che, ricordiamo ai pescetti fritti, si scrive con la maiuscola e non perché siamo “sovranisti”, ma perché scriviamo in italiano) non sono affatto pieni: la curva epidemiologica è in discesa, ogni giorno la Protezione civile riporta i dati sulle terapie intensive in costante calo e il governo Conte, da loro giammai contestato, apre alla Fase 2. L’Italia “arranca” e lo fa economicamente: questa è la ragione per cui le persone sono scese in piazza da cittadini liberi. Per avere risposte sulla loro sopravvivenza. E questa è anche la ragione per cui, stando sempre alle dichiarazioni del premier (non di un pericoloso sovranista), l’Italia deve ripartire perché “la vita e la salute dei cittadini restano valori non negoziabili ma dobbiamo declinarli diversamente“.

Antipolitiche sì, ma serve di governo

Letto in un’altro modo, l’imbarazzante e presuntuoso tweet delle Sardine (tempestato di commenti negativi di sovranisti e non che ricordano Santori e co. che manifestare è un diritto costituzionale) sembra una velina del governo: “chi è buono sta con noi, chi scende in piazza si troverà davanti la polizia e noi, dietro, ad esultare“. In pratica, le Sardine esultano se degli italiani ridotti sul lastrico scendono in piazza contro il governo e si “schermano” dietro parossistiche emergenze sanitarie. Inutile specificare che per altri “assembramenti” sono rimaste mute come i pesci che sono. Ma ribadiscono di essere l’antipolitica: non hanno un’opinione sulle pretese delle Mascherine tricolori, sono totalmente asservite alle decisioni del governo e di fronte a un sopruso si dimostrano fedeli alle forze dell’ordine usque ad finem. In confronto a loro i grillini sono tutti Niccolò Machiavelli. E il dubbio che siano davvero in 6000 comincia a serpeggiare.

Ilaria Paoletti

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