Coronavirus, Shi Zhengli: la ricercatrice di Wuhan scomparsa nel nulla. Cosa sapeva sul coronavirus?

Della “bat-woman” (donna pipistrello) – questo il nome con cui è conosciuta la ricercatrice del laboratorio di Wuhan Shi Zhengli – nessuna traccia. Il mistero sull’origine del coronavirus ruota tutto attorno alla sua figura. È proprio lei a studiare i pipistrelli sospettati di trasmettere all’uomo il Covid-19 dalla Sars. Il 30 dicembre la 55enne è stata spinta da Wang Yan Yi, la direttrice dell’istituto, a tornare a Wuhan e analizzare i reperti di alcuni pazienti affetti da misteriosi polmoniti. A raccontarlo – secondo quanto riportato dal Giornale – è lei stessa in un’intervista datata l’11 marzo per Scientific American. Qui la Shi ha ammesso: “Potrebbe esser arrivato dal nostro laboratorio, quello è stato un vero peso non ho chiuso occhio per giorni”. Dopo queste parole, è scomparsa nel nulla.

Il mistero si infittisce quando Gao Yu, giornalista cinese, l’11 aprile contatta la ricercatrice. Yu dice che la donna è di fatto “imbavagliata” dal 2 gennaio quando terminò la sequenza del genoma del Covid scoprendolo identico per il 96 per cento a quello studiato nel suo laboratorio. Quello stesso 2 gennaio una mail della Direttrice dell’Istituto vietò la divulgazione delle ricerche. Un monito che Shi non ha rispettato, pubblicando una relazione scientifica in cui spiega di aver scoperto la contagiosità del virus il 14 gennaio, sei giorni prima che Pechino lo riveli al mondo. E ad oggi dove sia realmente Shi non è dato sapersi.

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