Matteo Renzi con Salvini sulla mozione di sfiducia contro Bonafede? Il retroscena: verso la crisi di governo

In caso di crisi di governo, magari proprio sul caso Bonafede-Di Matteo, il Quirinale ha fatto sapere che si andrà a elezioni. Il disagio per lo scontro tra il ministro e il magistrato è considerevole soprattutto tra i deputati Ciqnque stelle che ieri, rivela Augusto Minzolini nel retroscena pubblicato su Il Giornale hanno chiesto lumi a Bonafede sul “no” a Di Matteo. 

Insomma, la vicenda potrebbe realisticamente scatenare la crisi di governo. Se Matteo Salvini, aggiunge Minzo, “presenterà al Senato una mozione di sfiducia poco politicizzata, ma tutta orientata sugli errori di Bonafede, che contenga qualche elemento garantista, non è detto che l’altro Matteo non colga la palla al balzo”. 

Del resto Renzi aveva già chiesto le dimissioni del Guardasigilli tre mesi fa, ricorda Minzolini, “lasciandogli solo spiraglio di rivedere la sua legge sulla prescrizione: sul punto il ministro non ha fatto nulla. In più si sono aggiunte altre defaillance: l’assenza di piani per l’epidemia nelle carceri, le rivolte con 13 morti, la concessione di regimi diversi di detenzione a centinaia di mafiosi”. Quindi questo potrebbe essere il motivo valido per arrivare a un nuovo governo, “a meno che Conte non decida di andare avanti con un altro Guardasigilli. ‘Se Salvini gioca bene le sue carte confida il capogruppo dei renziani a Palazzo Madama, Faraone, ‘i numeri al Senato per mandare a casa Bonafede, potrebbero davvero esserci’”.

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