Briatore: «Italia alla deriva perché c’è un governo comunista che non ha spina dorsale»

«L’Italia è come una nave in mezzo al mare, affidata a un Comandante che non ha idea di quale rotta prendere». A parlare è Flavio Briatore, intervistato da “America oggi”. Nel nostro Paese «c’è un governo comunista che va contro le aziende e contro chi vuole lavorare che è a favore dei sussidi, perché portano voti». Un governo, aggiunge, «senza spina dorsale, fatto di persone inesperte e totalmente inadeguate. Altrimenti avrebbe già concluso gli interventi di carattere economico come hanno fatto la Germania, la Svizzera, gli Stati Uniti ed altri Paesi».

Briatore: «La Cina ci dovrebbe pagare i danni»

«Stiamo vivendo la terza guerra mondiale», incalza Briatore. «La Cina deve assumersi le proprie responsabilità ed è inutile che andiamo ad elemosinare soldi a destra e a manca, Mes o non Mes. I danni generati dalla pandemia deve pagarli la Cina. Quella che stiamo vivendo è la terza guerra mondiale. Purtroppo, non abbiamo un governo forte in grado di sopportare questa drammatica situazione».

Niente beffe dopo il lockdown

«Se il nostro governo avesse avuto gli attributi, avrebbe chiesto i danni alla Cina, anziché farsela amica e mandargli le arance», rimarca l’imprendore. Poi indica le soluzioni per scongiurare una crisi economico-finanziaria. «Finanziamenti a fondo perduto perché già prima del Coronavirus la situazione economica del nostro Paese non era brillante. Dopo questi tre o quattro mesi di lockdown non si possono dare finanziamenti che, nella maggior parte dei casi, sarà difficile restituire. Il livello della pressione fiscale sulle imprese in Italia, infatti, ammonta al 65 per cento».

Finanziamenti a tasso agevolato

«In questi mesi gli affitti e le tasse non devono essere pagate e i contributi non devono essere versati», dice ancora Briatore. «Successivamente – prosegue – superata questa situazione di emergenza socio-economica, potrebbero tornare utili finanziamenti a tasso agevolato. Soldi che servirebbero per costituire la base necessaria per far ripartire le imprese».

Briatore e la riapertura delle discoteche

Briatore descrive uno scenario drammatico, in particolare nel settore turismo e affronta il tema della riapertura delle discoteche. «Se non possiamo aprirle in sicurezza, i ragazzi troveranno alternative per divertirsi e si ritroveranno a casa di amici». Quindi, «in luoghi privati non controllati e dunque esposti all’infezione. Difficile ipotizzare che i giovani andranno a letto alle 9 di sera. Le discoteche sono sicure perché la nostra proposta prevede la possibilità di effettuare i dovuti controlli e rispettare i protocolli sanitari. Ad esempio, misurare la temperatura all’ingresso».

«Vedremo se Conte manterrà il consenso…»

«Purtroppo», rileva, «non abbiamo un governo forte in grado di sopportare questa drammatica situazione. Un governo forte, in questi casi, avrebbe fatto le grandi riforme necessarie per far ripartire il Paese, come la riforma fiscale o la riforma burocratica. Invece, continuiamo a indebitarci. Il governo farà arrivare i soldi ad aziende e lavoratori a giugno, in modo che questi soldi vengano utilizzati dagli italiani per pagare le tasse! Il vero problema lo vivremo nel mese di maggio, quando scadrà la cassa integrazione e in Italia avremo 10/15 milioni di disoccupati: poi vedremo quanto consenso manterrà ancora questo governo».

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