La tv tedesca “ribalta” Conte: “Ha vinto lui? Ecco la verità…”

Com’è andata la trattativa sui fondi europei per il coronvirus? Ci sono due versioni contrapposte in merito. Già, perché se a detta di Giuseppe Conte tutto è filato liscio e in favore dell’Italia, in Germania sono convinti dell’esatto contrario.

Per capire meglio la situazione, basta ascoltare cosa ha detto ai suoi telespettatori ARD, il programma televisivo tedesco più importante della nazione citato da Libero: ”Il vero lavoro per Conte è iniziato una volta concluso il summit europeo. Il premier si è impegnato a dare la giusta piega all’interpretazione dell’esito. Messaggio centrale: lui, Conte, durante la negoziazione degli aiuti finanziari, sarebbe riuscito a ottenere un grandissimo risultato per l’Italia”.

La versione dei tedeschi collide con quella illustrata dallo stesso Conte. Ma non è finita qui, perché ARD rincara la dose: ”Conte ha fatto diffondere dall’agenzia di stampa Ansa la notizia che lui avesse assunto una forte posizione davanti agli altri leader, per riuscire a garantire una dotazione finanziaria destinata ai Recuvery Fund”.

Emblematico il giudizio finale del programma sull’operato del premier italiano: ”Con questa trovata Conte cerca di rielaborare l’esito del vertice. Un fatto interessante è che un concetto è sparito dal suo vocabolario: Eurobond”.

Lo strumento del Recovery Fund

ARD ha quindi fatto presente che lo strumento del Recovery Fund è al momento solo oggetto di discussione tra i 27 Paesi dell’Unione europea. In ogni caso, nella migliore delle evenienze, questo sarà attivato a partire dalla fine del 2020 e si tratterà per lo più di prestiti. Altro che vittoria dell’Italia o prestiti a fondo perduto.

A detta dei tedeschi ogni Paese membro dell’Ue dovrà versare una quota e poi accedere al fondo tramite somme di denaro da restituire. Come se non bastasse, ha aggiunto il Financial Times, questi prestiti dovranno essere attivati tramite la linea di credito predisposta dall’art. 122 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, il quale parla di ”assistenza finanziaria dell’ Unione allo Stato membro interessato”.

E non è finita qui perché nel terzo comma del medesimo art. 122 è escluso l’intervento della Bce a garanzia della linea di credito. Questa dovrà infatti essere offerta da ogni Stato richiedente mediante asset pubblici.

Insomma, i soldi del Recovery Fund non saranno immediati. Il guaio è che il tempo scorre, la crisi economica inizia a mordere e molti degli aiuti promessi dal governo non sono arrivati a destinazione. La cassa integrazione di marzo non è ancora stata saldata mentre 70mila partite Iva stanno ancora aspettando i 600 euro relativi alla mensilità di marzo.

Tornando a Conte, se per una buona parte della stampa italiana l’ultimo vertice europeo è stato un successo per l’Italia, ARD ha fatto capire che la situazione è in realtà alquanto diversa.

il giornale.it

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