Meluzzi bastona i virologi: “Narcisisti e fanatici di Stato di polizia, la festa sta per finire” (Video)

Roma, 21 apr – Il professor Alessandro Meluzzi interviene a gamba tesa sullo strapotere dei virologi, assurti negli ultimi due mesi a star mediatiche e che, in overdose di manie di protagonismo, bramano lo scettro del comando per sostituirsi direttamente alla classe politica – rea, quest’ultima, di essersi eclissata pavidamente in balia delle contingenze epidemiche. Entrambe le categorie sono favorevoli, secondo il criminologo che ha pubblicato ieri il proprio sfogo in un video su Twitter , al mantenimento della situazione attuale, cioè a uno “Stato di polizia” permanente dove ogni libertà individuale è soppressa. Ecco quindi spiegata l‘utilità dell’app per il tracciamento contatti Immuni, finita al centro delle polemiche perché il governo starebbe pensando di limitare la libertà di spostamento di chi deciderà di non scaricarla: non è stata concepita tanto per proteggere la nostra salute, ma per annullarci come individui e cittadini.

«Mentre in Germania i parchi di Berlino e le spiagge fluviali dei fiumi fino a Francoforte sono piene di gente, mentre le spiagge della Florida si sono affollate di nuovo, mentre Parigi si appresta a riaprire, è come se qui in Italia qualcuno si fosse talmente affezionato a questo clima di chiusura e di controllo che desidera prolungarlo al di là di ogni dire» attacca Meluzzi. «Perché, finita anche questa fase, qualcuno annuncia che, anche dopo il fatidico 4 maggio, per poter circolare bisognerà avere un’applicazione sul telefonino che controlli i nostri spostamenti, nell’attesa di poter mettere un braccialetto agli anziani che non hanno attitudine al telefonino. O meglio ancora, come vorrebbe Bill Gates, un microchip sotto pelle».

«È come se tra un confessionale dell’Inquisizione e una sezione della Stasi della Ddr – prosegue – a qualcuno questo regime di polizia fosse così piaciuto che desidererebbe di prolungarlo per sempre. Non credo che sarà possibile. Né per il principio universale di libertà, né per quello che gli italiani davvero desiderano, né per le esigenze dell’economia. Si rassegnino i signori virologi che la stagione della loro grande fortuna mediatica forse sta tramontando. E, soprattutto, si rassegnino i sostenitori di Stati di polizia che la libertà è un valore insopprimibile, nonostante un certo utilizzo geopolitico dell’emergenza sanitaria in corso», conclude.Alessandro Meluzzi@a_meluzzi

Si rassegnino virologi rock star e fanatici di Stati di polizia e microchip cutanei per tutti la loro grande festa sta per finire. Potranno tornare alla nostalgia per confessionionali gesuitici tra inquisizione e grande fratello o intercettazioni della Stasi! A noi non piacciono.

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Cristina Gauri

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