Crisi fra Roma e Berlino sulle misure Ue

“È indiscutibile: l’Italia è stata lasciata sola”. Una frase che il premier Giuseppe Conte ha ripetuto svariate volte nel corso di queste settimane: un concetto che ha ribadito anche di recente in un’intervista al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung. “Anche Ursula von der Leyen la vede in questo modo”, ha aggiunto il premier, e per questo “si è scusata in nome dell’Unione europea, nell’europarlamento. Devo dire che ho molto apprezzato questo gesto”. Intervista nella quale è tornata a rilanciare i coronabond: c’è bisogno, ha sottolineato Conte,  “di tutta la potenza di fuoco dell’Ue”, e dunque della condivisione dei debiti, ossia i coronabond. “Non è questione di mettere in comune debiti passati o futuri”, spiega Conte, “ma di realizzare insieme un impegno straordinario”. Il premier ha poi lanciato una stoccata nei confronti di Berlino, accusando implicitamente la Germania di egoismo e affermando che nell’Ue diversi Stati membri “guardano soltanto al proprio vantaggio”, con un chiaro riferimento al surplus commerciale tedesco. 

La crisi fra Berlino e Roma

Tema, quello della condivisione del debito, di cui Berlino non ne vuol nemmeno sentir parlare. E lo ha ribadito con fermezza più volte. Per questo nelle scorse settimane il governo tedesco ha permesso all’Olanda di fare il “poliziotto cattivo” del rigore nella trattativa europea. Come riportato l’agenzia Nova, in vista del Consiglio europeo del 23 aprile prossimo, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito la propria contrarietà all’introduzione degli eurobond, ancora una volta. In particolare, durante una riunione della dirigenza dell’Unione cristiano-democratica (Cdu) tenutasi ieri a Berlino, Merkel ha dichiarato che le obbligazioni comuni “vanno nella direzione sbagliata”. È quanto riferisce il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, citando una fonte che ha preso parte all’incontro. D’altro canto nell’accordo siglato il 9 aprile all’Eurogruppo di eurobond non c’è nemmeno traccia. Quindi, ad onor del vero, non c’è certo Berlino ad alimentare false speranze.

Governo tedesco contro i coronabond: “Discussione fantasma”

Un braccio di ferro, quello fra Berlino e Roma, che sta mettendo in crisi le relazioni bilaterali fra i due Paesi e la fiducia reciproca. Come conferma anche Handelsblatt, il governo federale della Germania si rifiuta categoricamente di prendere in considerazione l’ipotesi coronabond: il ministro dell’economia Peter Altmaier (Cdu) ha parlato di una “discussione fantasma”.  “Il rapporto tra i due Paesi è pessimo”, ha dichiarato Lars Castellucci, parlamentare della Spd . “Difficilmente riusciremo a capire cosa facciamo per l’Italia”. Nel frattempo, scrive il quotidiano tedesco, nell’Ue cresce la preoccupazione per le relazioni italo-tedesche. Di fatto, a causa della crisi provocata dalla pandemia di coronavirus, il rapporto tra Roma e Berlino si è “interrotto, anche se ciò non viene dichiarato ufficialmente e l’ammirazione per il cancelliere Angela Merkel rimane elevata in Italia”.

il giornale.it

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