Centinaia di migliaia di euro per la quarantena dei migranti: è razzismo al contrario contro gli italiani

È sconcertante che con tutte le emergenze che abbiamo in Italia, il governo si metta a organizzare la quarantena navali per i clandestini. Siamo ancora una volta di fronte a una forma di razzismo al contrario, in cui ad essere discriminati sono gli italiani.

Quarantena per i migranti, il caso dell’Alan Kurdi

Giusto fare controlli, giusto impedire che sbarchino clandestini sulle nostre coste provenienti dal Nord Africa e molto probabilmente infetti, come alcuni casi hanno già dimostrato. Ma i fatti vanno detti con chiarezza per come stanno. Dalla nave Alan Kurdi che da diversi giorni si trova davanti le coste palermitane sono stati trasbordati su un traghetto i primi clandestini, su un totale di 146, i quali verranno sottoposti a tamponi e a tutti gli esami del caso.

Gli italiani continuano a morire

Dopo di che ci sarà la quarantena obbligatoria, prima su nave e poi a terra. Si tratta di centinaia di migliaia di euro di cui dovremo farci carico, mentre moltissimi italiani continuano a morire, nelle strutture ospedaliere come a casa, senza aver potuto avere un tampone che ne accertasse l’infezione da covid-19.

La quarantena, i diktat delle Ong e dei centri sociali

Il valore della vita è sacrosanto e vale per tutti. Ma in questa fase così difficile il governo dovrebbe preoccuparsi un po’ di più dell’Italia che soffre e un po’ meno di assecondare i diktat delle Ong, i nuovi centri sociali del mare che favoriscono solo i mercanti di persone. È una vergogna che ci siano famiglie che non hanno di che sopravvivere, lavoratori che non vedono un euro da un mese e mezzo, imprenditori che non sanno se mai riapriranno e il governo pensa addirittura a sanatorie per regolarizzare gli immigrati con la scusa di metterli a lavorare nei campi. C’è un tempo per ogni cosa. E questo è il tempo per pensare prima agli italiani, non per discriminarli.

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