Oltre cinquanta positivi a Villa Fulvia: si teme nuovo cluster a Roma

Tra tutti i piccoli focolai di infezione registrati a Roma, quello di Villa Fulvia di via Appia Nuova si conferma uno dei più preoccupanti.

Ieri le notizie davano 30 persone infettate. Ma i nuovi tamponi, in totale ne sono stati fatti oltre 260, hanno fatto salire il numero ad oltre 50.

La presidente del Municipio VII Monica Lozzi ha raccontato che i casi sono aumentati rispetto al bollettino rilasciato dall’assessore regionale Alessio D’Amato il 13 aprile che parlava di 15 contagiati nella Assl Roma 2 e di questi 6 erano riferiti al cluster di Villa Fulvia. Con il passare delle ore, però, la situazione si è fatta preoccupante ed ad oggi oltre ai 50 già confermati, si ipotizza un aumento esponenziale dei contagiati, cosa questa che preoccupa molto.

La Asl ha eseguito tamponi non soltanto sui pazienti ricoverati, ma a tutti i dirigenti e gli operatori che lavoravano nella struttura. Quelli trovati positivi sono stati mandati in quarantena domiciliare, mentre i degenti sono stati sistemati per precauzione tutti sullo stesso piano. Si teme comunque, visto l’altro numero di tamponi effettuati, che le persone contagiate possano notevolmente aumentare.

Nello stesso municipio di Villa Fulvia c’è anche un altro cluster che preoccupa nonostante le misure di contenimento, quello di Palazzo Selam abitato da extracomunitari a cui sono stati fatti tamponi e prelevati campioni di sangue.

Nel territorio romano, non sono solo questi centri che destano un po’ di preoccupazione, anche in una casa di riposo di Fiano Romano, un piccolo comune alle porte di Roma, c’è stato un morto e 14 persone trovate positive al coronavirus. A darne notizia il sindaco Ottorino Ferilli su Facebook: “Mi ha contattato la Asl: in una casa di riposo, Villa Rosa Fiorita, sono stati accertati, fino ad ora, 14 casi positivi tra gli ospiti. Le condizioni generali di queste persone sono buone. Si è registrato invece un decesso: un uomo di 87 anni. Alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo hanno amato e accudito possano arrivare le miei più sentite condoglianze a nome, anche, di tutta l’intera Comunità”.

“Le Case di Riposo -ha continuato poi il sindaco – possono essere focolai, gli anziani fanno parte della fascia più a rischio; le strutture che li ospitano sono da mettere in sicurezza con interventi ad ampio raggio, più incisivi. Ho chiesto agli organi di competenza di provvedere preventivamente ad eseguire i tamponi ad operatori e personale di tutte le strutture presenti sul nostro territorio, e non solo agli ospiti. Non è una consolazione – quella che a volte leggo – che il focolaio sia circoscritto. Non è una consolazione ed è particolarmente importante che si intervenga in tempi rapidi”.

il giornale.it

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