Arcuri commissariato: uno staff di 39 persone tra burocrati e portaborse

Altro che un uomo solo al comando. I ministri del governo Conte «commissariano» il commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri. La struttura che affiancherà l’ad di Invitalia sarà composta da 39 persone.

Quasi il doppio del numero (22) dei ministri che formano l’esecutivo giallorosso. Un carrozzone per distribuire poltrone a consulenti, ufficiali delle forze dell’ordine, funzionari di Palazzo Chigi, manager di Invitalia e collaboratori dei ministri. Si ripropone un film già visto con la task-force guidata da Vittorio Colao. Dove hanno trovato posto esperti della cerchia ristretta del premier Conte e dei ministri.

L’ordinanza (n.7 del 2020) che istituisce la struttura di crisi porta la data del primo aprile. Non c’è traccia dei compensi. Ma nel provvedimento di costituzione si precisa che «la struttura commissariale dovrà muoversi in concerto con la Protezione civile». Al vertice del governo per l’emergenza c’è Arcuri. Poi a scendere sono state istituite delle micro-unità con compiti specifici. I due angeli custodi di Arcuri sono Antonino Ilacqua e Massimo Paolucci. Il primo sarà il legal advisor; si occuperà del controllo legale su tutti gli atti prodotti della struttura commissariale. Ilacqua è il consigliere giuridico del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. Paolucci sarà il global advisor. Avrà nelle proprie mani la responsabilità dell’acquisto di dispositivi e apparecchiature sanitarie. Paolucci è una vecchia conoscenza della sinistra: ex parlamentare europeo, oggi occupa la poltrona di capo della segreteria politica del ministro della Salute Roberto Speranza. A delineare il profilo del braccio destro di Speranza è il giornale online Anteprima24: Paolucci è un dalemiano di ferro che ha guidato, al fianco dell’ex governatore Antonio Bassolino, il commissariato per l’emergenza rifiuti in Campania negli anni della crisi.

Da Napoli arriva anche il colonnello dei Carabinieri in pensione Rinaldo Ventriglia: l’ufficiale dell’Arma avrà il controllo su voli e logistica. In passato ha guidato il comando provinciale dei Carabinieri di Imperia. Il team che avrà il monitoraggio sulle donazioni sarà composto da tre persone: Luigi D’Angelo, un ex funzionario della Presidenza del consiglio, Gabriella Forte, responsabile organizzazione e sviluppo di Invitalia, e Federica Zaino, consulente di area Pd vicina al ministro del Sud Giuseppe Provenzano. Ma la Zaino avrà anche la responsabilità delle relazioni istituzionali. E tre saranno i componenti del team project management: Raffaele Ruffo, Silvia Fabrizi e Davide Moriconi. Del team relazione istituzionali oltre a Zaino faranno parte Ermanna Sarullo, capo ufficio stampa ministro Boccia, e Manuela Patella esperta in comunicazione istituzionale. La struttura commissariale avrà una centrale unica per la raccolta dati. L’unità sarà guidata da un manager di Invitalia: Mario Ettorre. Per le richieste di incentivi da parte delle aziende è stato costituito un team ad hoc guidato da Ernesto Somma, docente universitario di Politica industriale ed ex capo di gabinetto del ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Il nucleo analisi e programmazione sarà affidato alla guida di Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute. Mentre la centrale unica per acquisti, contratti e gestione dei fornitori sarà guidata da Roberto Rizzardo (Invitalia). Il colonnello dell’Aeronautica Tino Ivo, già alla Presidenza del consiglio, avrà la responsabilità dei voli che trasportano il materiale sanitario. Ma la distribuzione sarà di competenza del team guidato dal generale Pasquale Izzo, ex gabinetto del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, considerato vicino al parlamentare dem Luca Lotti. Un carrozzone di 39 persone.

Mentre un altro carrozzone, la task-force (17 persone) guidata da Vittorio Colao, fatica a muovere i primi passi per dare avvio alla ripartenza. «Un lavoro che è ancora in fase embrionale» spiega all’Huffpost uno degli esperti scelti da Conte. Ieri c’è stata una prima riunione: un briefing di ascolto. E si andrà avanti così, tra audizioni e riunioni, per i prossimi giorni. Il piano per la fase due è ancora molto lontano.

il giornale.it

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