Massimo Cacciari sul post-coronavirus: “Ci sarà una tale rovina sociale, i poveri saranno ancora più poveri”

Il filosofo Massimo Cacciari, intervistato dal Corriere della sera, confessa di stare chiuso in casa a Milano da un mese, causa coronavirus. “Leggo, studio. Ogni tanto, tiro un colpo al calciobalilla, “ma sono molto nervoso. La mia quarantena? Sa che lo studio non è molto sereno né proficuo quando sei agitato?”. Il filosofo prova anche a trovare delle soluzioni per ripartire dopo l’emergenza: “Bisognare fare quello che vado dicendo da trent’ anni e che da trent’ anni non si fa: riforme vere, sburocratizzare, sministerializzare. E ora venire incontro a chi in questo periodo non ha guadagnato. Saranno capaci i nostri eroi? Saranno capaci Pd e 5 Stelle di fare quello che finora hanno dimostrato di non essere in grado di fare? Non ne posso più della retorica dei carrarmati nelle strade, degli inni di Mameli e via blaterando. Da questa crisi usciranno il rafforzamento dei grandi imperi e contraddizioni sociali ancora più accentuate del passato”. 

Cacciari non ripone grande speranza in quello che sarà: “Fra un po’ ci sarà una tale rovina sociale, con l’Europa che continua a non esistere, l’Italia che ciancia di Europa senza assumersi responsabilità… Per noi, sarà drammatico: questa crisi renderà i poveri più poveri e non avremo risorse sufficienti per affrontarne le conseguenze”.

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