Coronavirus, l’accusa all’Oms: “La Cina mentiva, che controlli hanno fatto?”. Il tempo perso sugli asintomatici

Andrea Crisanti è un professore di virologia dell’Università di Padova, ma soprattutto è l’uomo che ha promosso i tamponi diffusi in Veneto. Il governatore Luca Zaia ha puntato su di lui per spegnere il focolaio di Vo’ Euganeo, missione che Crisanti ha portato a termine con successo. “A Vo’ abbiamo trovato una percentuale spaventosa di asintomatici, quasi il 50% degli infetti. E la loro carica virale – spiega il virologo in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano – è risultata la stessa dei sintomatici. Se questi soggetti non vengono tracciati e isolati nella popolazione generale, l’epidemia continuerà ad alimentarsi”.

Eppure l’Oms continua a sostenere che la trasmissione avviene solo da soggetti sintomatici: “Penso che sia un atteggiamento irresponsabile. Noi abbiamo condiviso questi dati con il governo 30 giorni fa – precisa Crisanti – tramite la Regione Veneto. Ma per il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, senza una pubblicazione scientifica non potevano essere presi in considerazione. Ora l’articolo è pronto, attende la revisione di una delle più prestigiose riviste del mondo. Ma con questo approccio a Roma hanno perso tempo prezioso: non è così che si affronta un’epidemia. Contano le ore e anche i minuti”.

Pur non volendo fare polemica, il noto virologo non può fare a meno di inchiodare l’Oms dinanzi alle sue responsabilità: “I cinesi hanno mentito al mondo e non hanno comunicato il tema fondamentale della trasmissione del virus da soggetti asintomatici. Ma l’Oms, che è andata in Cina a fare ispezioni con una task force, che controlli ha fatto? Guardi che adesso i cinesi, da quando hanno saputo di questo studio su Vo’, hanno cominciato a dire che hanno una grande percentuale di asintomatici”.

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