Covid-19, Gentilini: “Il fascismo aveva una sanità migliore. Quando c’era Lui si guardava avanti” (video)

Il fascismo? “Avrebbe gestito meglio questa situazione”. A dirlo è stato l’ex sindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, nel corso della trasmissione radiofonica La Zanzara. Punzecchiato dai conduttori Cruciani e Parenzo, Gentilini non si è tirato indietro quando gli è stato chiesto cosa sarebbe avvenuto se a gestire una situazione come quella attuale fosse stato “Lui, sua eccellenza”.

“La sanità non è più quella del fascismo”

“La sanità di adesso non è più quella di allora“, ha risposta Gentilini, parlando dell’attenzione che aveva il fascismo per la salute pubblica. “Primum vivere, deinde filosofare”, ha poi aggiunto Gentilini, sottolineando che ci si è ridotti “a non avere una mascherina in deposito, quando l’esercito italiano aveva depositi di viveri che si poteva fare una guerra per 3-4 anni”. “Ma te sei un giovanotto, non capisci un’ostia“, ha poi detto l’ex sindaco di Trevisto allo sghignazzante conduttore.

Gentilini a Cruciani: “Boia chi molla. Eja eja alalà”

Dunque, ha insistito Cruciani, “il fascismo avrebbe gestito meglio questa situazione?”. “Nel periodo fascista la cura principale era l’uomo. Forse ci sarebbe stata la previsione del futuro. Qui nessuno ha previsto il futuro dal punto di vista sanitario”, ha risposto Gentilini, prima di congedarsi dalla telefonata (montata dal Gazzettino nel video che proponiamo sotto) con un divertito “mai mollare”, subito diventato un “boia chi molla. Eja eja alalà”.

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