“Pensioni? Abbiamo soldi fino a maggio”. Come stanno davvero le cose

Le parole in questo momenti sono importanti. Un errore di comunicazione può generare confusione, smarrimento, dubbi e perplessità. È bastata la bozza appena sussurrata di un decreto per far scattare un esodo senza precedenti verso Sud con relativi contagi di questi ultimi giorni.

Ed è per questo motivo che le istituzioni negli ultimi giorni cercano (a volte con pessimi risultati) di misurare le parole. Basti pensare ai tentennamenti dello stesso Borrelli sul vero numero dei contagiati e gli attacchi poi subiti da Pd e 5S. In questa ora buia la cautela non riguarda solo la comunicazione delle informazioni di carattere sanitario, ma anche quelle che riguardano le tasche degli italiani. Un argomento da maneggiare con cura è quello che riguarda le pensioni. Il pagamento degli assegni, il nuovo calendario delle poste per il ritiro della liquidità in rigoroso ordine alfabetico su più giorni da qui a maggio è stato varato come misura fondamentale per rasserenare i milioni di pensionati che non possono recarsi fisicamente allo sportello nello stesso giorno violando così le norme anti Covid 19.

A far salire però la tensione c’ha pensato un’uscita piuttosto avventata del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, che ai microfoni di Di Martedì (qui il video) ha definito così la situazione di cassa dell’istituto di previdenza sociale in questa fase così delicata: “Abbiamo i soldi per pagare le pensioni fino al momento in cui è stato sospeso il pagamento dei contributi. Fino a maggio non c’è un problema di liquidità, anche perché possiamo accedere a un tesoretto che è il Fondo di tesoreria dello Stato. Immagino che ad aprile ci sarà un altro decreto che dovrà dire cosa succederà alla sospensione dei contributi”.

Quel passaggio “fino a maggio” ha creato non poche perplessità e dubbi sia tra gli stessi pensionati che tra gli stessi sindacati che hanno immediatamente puntato il dito contro il numero uno dell’Istituto: “Spiace constatare in questa fase di così grande emergenza l`atteggiamento incauto da parte del presidente dell`Inps, Pasquale Tridico, che in diretta tv ieri sera paventava un rischio di liquidità da maggio per il pagamento delle pensioni”, aveva commentato il segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, aggiungendo che “il suo allarmismo non serve e rischia di mettere in apprensione milioni di pensionati, peraltro già pesantemente colpiti dalle conseguenze del virus. Il presidente pensi piuttosto a come fare per evitare che ciò accada e si risparmi queste uscite inutili e dannose”. Sono bastate poche ore di agitazione da parte del fronte sindacale e da parte di milioni di pensionati “gelati” da quelle parole in tv per costringere lo stesso Tridico a metterci una “pezza”. Intervenendo ai microfoni di Uno Mattina, il presidente dell’Inps ha affermato: “L’Inps ha tutta la liquidità necessaria per far fronte a tutti i bonus e le indennità previste dal decreto Cura Italia e questo non pregiudica il pagamento delle pensioni”. Ma le sue parole non gli hanno rosaprmiato gli attacchi da parte del Carroccio: “Non bastava il governo a seminare incertezze tra gli italiani, ora ci si mette anche il presidente dell’Inps Tridico. Dire che ci sono i soldi per le pensioni fino a maggio e poi si vedrà è un’affermazione gravissima che getta nel panico milioni di pensionati”, afferma in una nota il Dipartimento economia della Lega. Insomma i pensionati per il momento possono dormire sonni tranquilli. Almeno fino alla prossima dichiarazione avventata di chi ha il compito di tutelarli…

il giornale.it

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