Coronavirus, Giuseppe Conte imbarazzato dal New York Times: “Ci ha chiesto un’intervista e poi non ha risposto”. Domande scomode?

Il New York Times spara su Giuseppe Conte e il suo governo con un articolo spietato sulla gestione dell’epidemia da coronavirus. Per l’autorevole testata statunitense, l’esperienza dell’Italia dimostra che per impedire la diffusione del Covid-19 e limitare gli spostamenti delle persone bisogna agire in fretta, con assoluta chiarezza e soprattutto con grande convinzione. Tutte cose che il governo Conte non ha fatto, anzi ancora oggi la comunicazione rimane debole tra bozze, decreti e decretini. Ma non è tutto perché, al di là della lunga analisi su cosa non ha funzionato in Italia nella lotta contro il virus, il New York Times imbarazza il premier con un retroscena curioso: venerdì 20 marzo lo staff di Conte avrebbe proposto un’intervista agli americani, a patto che avesse la possibilità di rispondere in maniera scritta. Quando il NY Times gli ha inviato le domande, incluse quelle riguardanti le sue precedenti dichiarazioni sul virus, il premier ha rifiutato di rispondere. Un silenzio che è un po’ come ammettere che effettivamente qualcosa è stata sbagliata clamorosamente, soprattutto in fase di valutazione del pericolo legato al Covid-19. 

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