Matteo Salvini: “Non chiamiamo la Cina salvatore della Patria”

Matteo Salvini avverte il governo Conte: “Nessun complotto, ma che il Paese da cui è partito il virus sia chiamato ‘Salvatore della Patria’, anche tecnologicamente parlando… Non vorrei si dessero in mano dati sanitari e privati degli italiani a qualcuno che non risponde a un Paese democratico”, attacca su Twitter. 

Ma il leader della Lega ne ha anche per il Decreto Cura Italia: “Non si può pensare di approvare a scatola chiusa un Decreto di 127 articoli senza dibattito e senza che il presidente del Consiglio venga a chiarire cosa succede in Europa. Collaborativi sì, complici no”. In particolare, rispetto alle misure economiche, Salvini e la Lega chiedono “saldo e stralcio di tutte le cartelle passate, in questo anno, e anno bianco fiscale con una Flat Tax per tutti. Così si cura e si dà fiducia all’Italia”. La situazione economica, continua, “sta sfuggendo di mano, lo spread è alle stelle e tassi sui titoli di Stato esplodono, il mondo produttivo è inferocito. Qualcuno deve riferire al Parlamento”.

Intanto “tutti i parlamentari della Lega verseranno parte del loro stipendio a sostegno della Sanità, a sostegno degli ospedali italiani” per l’emergenza Coronavirus”. 

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#Salvini:La Lega a disposizione per migliorare Decreto, ma inaccettabile che, in nome dell’Emergenza sanitaria, si approvi indulto mascherato. O si cambiano in meglio questi passaggi o non si può chiedere alla prima forza politica di questo Paese una delega in bianco.#Piùcoraggio

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