La sardina all’attacco: “Chi torna dal Nord e porta il virus è un criminale”

Non poteva mancare l’intervento delle sardine anche in piena emergenza Coronavirus. A prendersi la scena è stata nuovamente Jasmine Cristallo, che sul proprio profilo Facebook non ha usato giri di parole per condannare coloro che sono partiti dal Nord per tornare al Sud.

Probabilmente ha fatto riferimento al secondo esodo da Milano: due i convogli pieni di passeggeri, di cui uno diretto in Puglia e l’altro in Sicilia; nello specifico si tratta del Milano-Siracusa-Palermo delle ore 20:10 e del Milano-Lecce delle ore 20:50. Durissimo lo sfogo della ragazza: “Per chi è tornato: contrarre un virus, non è una colpa. Rischiare di portarlo a spasso in una terra con un sistema sanitario al collasso è criminale. State a casa e con voi le vostre famiglie!”. Il tutto accompagnato dai commenti dei sostenitori: “Incoscienti e assassini”; “Bastardi egoisti”; “Assassini”.

Nel suo mirino sono finiti anche Donald Trump e Boris Johnson: “Inadeguati e pericolosi. Il sovranismo ai tempi del coronavirus. Il re è nudo ! E stendo un velo pietoso sui tristi sovranistelli nostrani che dicono tutto ed il contrario di tutto”. Ha richiamato tutti alla “resilienza collettiva”, mediante cui – a suo giudizio – sarà possibile ribaltare “ogni prospettiva”. Poi ha concluso affermano che la memoria collettiva “consegnerà questi figuri alla triste pagina di storia che meritano”.

La tuttologia delle sardine

La referente calabrese del movimento anti-odio diversi giorni fa si era lasciata andare a un lungo sfogo, attaccando chi continua a parlare di Autonomie: “Se questa cosa fosse partita dal Sud, saremmo stati fermati con l’esercito ! Ci avrebbero ghettizzati e isolati immediatamente! Vergogna! Quando tutto sarà finito, che nessuno parli più di Autonomie! Nessuno! Altrimenti sappiate che sarà guerra civile! Vergogna!”. E non aveva fatto mancare un assalto al responsabile che aveva rivelato parte della bozza del nuovo decreto, causando la fuga nella notte di sabato 7 marzo da parte di molti cittadini: “Dovremmo pretendere di sapere la verità su questa storia e la politica locale dovrebbe intervenire in maniera tempestiva per accertare le responsabilità. In un Paese civile, prima di diramare un documento con quel contenuto si provvede al blocco dei trasporti”.

Da segnalare anche che recentemente le sardine d’Abruzzo avevano lanciato “SOS sardine” al fine di contrastare i problemi del Covid-19 nella quotidianità: i pesciolini si erano offerti di realizzare una “piazza digitale” che collaborava laddove i servizi mancavano nel corso di questa emergenza. Alcuni esempi erano attività per chi era isolato in casa, fornire assistenza a domicilio per le fasce deboli, attività per chi poteva uscire di casa, offrirsi di fare la spesa ai vicini di condominio. E infine non si può non menzionare il libro scritto dai quattro fondatori del movimento ittico: un intero testo per non dire (quasi) nulla.

il giornale.it

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