Coronavirus, il sospetto della Cina: “Paziente zero può essere soldato Usa”

Roma, 13 mar – Il coronavirus dilaga in tutto il mondo, ma nessuno è in grado di dire chi sia il paziente zero. Considerato che l’epidemia è iniziata in Cina tutto farebbe però pensare a un primo contagiato cinese, eppure dal ministero degli Esteri di Pechino adesso salta fuori una teoria ben diversa: il paziente zero potrebbe essere un soldato degli Stati Uniti. Il portavoce del ministero cinese, Zhao Lijan, ha infatti rilanciato ieri su Twitter un video dell’audizione di due giorni fa alla Camera dei Rappresentanti con il direttore dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc), Robert Redfield, chiedendo “trasparenza” a Washington.

“Redfield ha ammesso che alcuni americani apparentemente morti di influenza sono poi risultati positivi al nuovo coronavirus – ha scritto Zhao Lijan su Twitter – Quando è iniziato tutto con il paziente zero negli Usa? Quante persone sono state contagiate? Quali sono gli ospedali? E’ possibile che sia stato l’esercito americano a portare l’epidemia a Wuhan. Cercate di essere trasparenti! Diffondete pubblicamente i vostri dati! Gli Usa ci devono una spiegazione“. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, questa sarebbe una prova che di fatto “scagionerebbe” i cittadini di Wuhan.

Accuse cinesi e difesa americana

Un diplomatico cinese, Geng Shuang, ha dichiarato che esistono “varie opinioni” sulle origini della pandemia, ma in ogni caso “il mondo dovrebbe essere unito nella battaglia invece di scambiarsi accuse”. A mettere in dubbio l’origine cinese del virus è stato però anche il capo del dipartimento per l’Informazione del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, il quale su Twitter ha scritto che “è assolutamente sbagliato e inappropriato parlare di coronavirus cinese”.

Proprio oggi la Cnn ha ricordato come lo scorso ottobre a Wuhan erano presenti centinaia di atleti delle forze militari statunitensi, impegnati nei Military World Games. L’emittente televisiva americana ha comunque bocciato la teoria della Cina: “Alcuni social cinesi, e persino il governo del Paese, sembrano aver lanciato una campagna concertata per mettere in discussione l’origine del nuovo coronavirus, che ha contagiato oltre 125.000 persone in tutto il mondo”, si legge nell’odierno articolo della Cnn firmato anche da Steven Jiang, corrispondente da Pechino.

Eugenio Palazzini

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