Coronavirus, Di Stefano: “Basta Ue, finita l’emergenza faremo i conti” (Video)

Roma, 13 mar – “Adesso serve che lo Stato faccia lo Stato. Ma ci troviamo di fronte a uno Stato disarticolato dalle folli imposizioni dell’Unione Europea. Ci troviamo con una sanità pubblica fatta a pezzi da venti anni di tagli. Abbiamo una nazione che si tiene in piedi soltanto grazie all’eroismo delle persone in prima linea e alla capacità di questo popolo di saper reagire di fronte alle emergenze”. Così Simone Di Stefano ha iniziato il suo videomessaggio in diretta sulla pagina Facebook di CasaPound Italia.

Di Stefano ha attaccato duramente il governo italiano, incapace di reagire efficacemente di fronte al coronavirus. “Il nostro impegno principale, una volta finita l’emergenza, sarà far sì che non si possa tornare alla situazione precedente. Non possiamo più avere questo governo alla guida della nazione. Finita questa emergenza sanitaria – ha detto Di Stefano – ci ritroveremo ad affrontare la più grande crisi economica della storia, forse anche peggiore di quella del 1929”.

“Ora lo sanno tutti: l’Ue è un carrozzone inutile”

Poi il duro attacco all’Unione europea e a chi proprio in questo momento vorrebbe approvare il Meccanismo europeo di stabilità (Mes). “Oggi è sotto gli occhi di tutti: l’Unione Europea è un carrozzone che non serve a niente, anzi ha uno scopo ben preciso: mettere il nostro popolo in ginocchio. Il Mes ora va assolutamente scongiurato e pensano invece di approvarlo. Non appena potremmo di nuovo radunarci dobbiamo organizzarci per far cambiare le cose, perché è in gioco il futuro dei nostri figli”.

Di Stefano ha infine chiesto di salvare i lavoratori italiani dal probabile baratro: “Dobbiamo mettere più soldi adesso ma aspettiamo il permesso dell’Europa, le aziende non possono sentire dire che le tasse possono essere rimandate. Ai lavoratori va detto che quello stipendio verrà garantito. Dobbiamo tornare ad essere una nazione sovrana con una propria moneta e far sì che questa moneta circoli all’interno delle tasche dei lavoratori e degli imprenditori”

Infine l’appello a scendere in piazza una volta finita l’emergenza, perché “nulla sarà più come prima, e noi ci impegneremo affinché tutto cambi. Chi ci ha portato nel baratro deve farsi da parte non appena finirà l’emergenza”.

Alessandro Della Guglia

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