Coronavirus, 168 morti in un giorno: l’ultimo drammatico bollettino della Protezione Civile

Un bollettino di guerra. Un bollettino drammatico e quotidiano. A parlare alla sede della protezione civile di Roma è Angelo Borrelli, che dopo i 280 dimessi e guariti delle ultime 24 ore dà conto delle cifre, spaventose, delle vittime mietute dal coronavirus in un giorno. Sono 168: il Covid-19 no ha mai ucciso come nelle ultime 24 ore. “Non si tratta di decessi da coronavirus. Ma persone decedute che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus”, ha precisato Borrelli cercando di tranquillizzare la popolazione. Le vittime sono state 135 in Lombardia, 15 in Emilia Romagna, 6 in Veneto e Piemonte, 4 nelle Marche, 3 in Friuli Venezia Giulia, 2 in Abruzzo, 1 in Lazio e Liguria. Per quel che riguarda le fasce d’età, i deceduti per il 2% erano tra i 50 e 59 anni, l’8% tra 60 e 69 anni, il 32% tra 70 e 79, il 45% tra 80 e 89%, il 14% nella fascia superiore ai 90 anni.

Il totale dei positivi cresce di 529 unità, anche se il capo della protezione civile ha sottolineato che il dato proveniente dalla Lombardia era non completo, poiché “in attesa della comunicazione dell’esito di ulteriori tamponi”. Insomma, ragionevole ritenere che il dato potrebbe essere corposamente superiore. Il totale dei contagiati sale dunque a 8.514 (esclusi i guariti ad oggi). Di questi tamponi positivi, 5.038 sono ricoverati con sintomi; 2.599 in isolamento domiciliare; 887 in terapia intensiva, pari al 10% dei positivi. Borrelli ha anche reso noto che nell’ultima giornata cinque pazienti sono stati trasferiti dalla Lombardia ad altre regioni, questo perché i posti disponibili per la terapia intensiva, come tristemente noto, ormai languono. O, semplicemente, non ci sono.

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