Burioni adesso lancia l’allarme: “Perché c’è il rischio catastrofe”

Il Coronavirus costringe l’Italia a chiudere: ora il Paese è da considerarsi come un’unica zona protetta.

Nella serata di ieri il premier Giuseppe Conte ha annunciato misure ancora più forti e stringenti, che saranno valide da Nord a Sud. A partire da oggi bar e i ristoranti dovranno chiudere alle ore 18.00; assembramenti all’aperto e in locali pubblici sono vietati; la sospensione delle attività didattiche (sia nelle scuole sia nelle Università) è stata prolungata fino a venerdì 3 aprile. Una serie di scelte che trova d’accordo Roberto Burioni: “È una misura sacrosanta”. Il virus non è da intendersi come un meteorite, ma come una “minaccia che impegna ciascuno di noi. E ognuno di noi fa la differenza”. Dunque siamo tutti chiamati alla responsabilità individuale: è necessario assumere “un comportamento virtuoso, nei confronti di se stesso e della comunità”. Il governo ha chiesto al popolo italiano delle rinunce per il bene del Paese: “Dobbiamo essere tutti disposti a fare dei sacrifici. Di fronte abbiamo un nemico pericoloso”.

Nell’intervista rilasciata a La Stampa, il virologo ha affermato che “dobbiamo attuare la resistenza” in quanto il Covid-19 ha inevitabilmente cambiato la vita di ognuno di noi: “Adesso ognuno di noi deve stare in casa”. Si potrà uscire solamente per motivi specifici: di lavoro, di salute o di necessità indispensabile. Sempre tenendo ben in mente le necessarie precauzioni: “Prima di tutto tenere un metro di distanza dalle altre persone e lavarsi regolarmente le mani”.

“Si rischia la catastrofe”

Il professore di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano ha rivolto un appello a tutti i cittadini italiani: “Dobbiamo seguire le regole o sarà la catastrofe: va bene l’amuchina, ma la si può fare a casa. Nel mio sito lo spiego. È più semplice che prepararsi un limoncello”.

Come già detto, il virus ha stravolto e continuerà a stravolgere le nostre vite: è molto difficile convincere le persone a rivoluzionare le proprie abitudini. Ma dobbiamo considerare che il Coronavirus “colpisce vigliaccamente nella nostra propensione alla fisicità, dalle strette di mano agli abbracci. Ma contrastarlo dipende da noi”. Con il passare dei giorni la situazione appare sempre più drammatica: l’angoscia si batte “con i giusti comportamenti”. Infine Burioni ha concluso così: “Poi avremo tempo per recuperare il tempo perso”.

il giornale.it

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