Allacciate le cinture. Tra una settimana si chiude proprio tutto

Tra una settimana scopriremo che finora abbiamo solo scherzavo, allacciate le cinture perché a quanto circola negli ambienti ministeriali si chiude tutto. Speranza, titolare del dicastero della salute, consulta i suoi esperti e lo stesso fa il premier. Entrambi osservano le decisioni che sta prendendo la Lombardia, che aprirà i giochi e sigillerà ogni attività.

Tempo poche ore, al massimo giorni, e toccherà a tutta la Nazione. Per ora stanno sotto coperta, ma la decisione sarebbe imminente. Il coronavirus lo sconfiggi solo se togli tutto di mezzo. Compresi trasporti e negozi, gli ultimi baluardi della resistenza dell’uomo. Faremo la spesa solo al mattino e una volta ogni due giorni. Senza bisogno di risse, basterà organizzarsi in famiglia. Se vogliamo uscire da questo morbo spaventoso la strada scelta sarà quella.

Si chiude tutto

In pratica il coprifuoco. E la Lombardia si è appunto già portata avanti. È inutile aspettare ancora, diventa un’agonia. Meglio chiudere gli uffici come i negozi, tranne quelli che vendono generi alimentati. Ridurre allo stretto necessario i servizi di trasporto.

La giunta Fontana ci sta lavorando e ne ha parlato con diversi sindaci lombardi. La voce è rimbalzata a Roma e si stanno valutando pro e contro. Il governo si è già attirato molto critiche ogni volte che si è mosso e non vuole più essere accusato di sfracelli. “Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”, ha detto Attilio Fontana, governatore di una Lombardia stremata dal coronavirus.

Roma come la Lombardia

E’ evidente che Roma non potrà stare a guardare e sarà tutta Italia ad agire allo stesso modo. Il compito del governo sarà anche quello di produrre provvedimenti economici per non distruggere definitivamente l’economia di famiglie e imprese. Chi non può lavorare deve essere aiutato e non ammazzato. Partendo da mutui e bollette da sospendere. Ma sarà solo l’inizio.

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