Renzi stuzzica Conte: “Contro il coronavirus serve uno che comanda”

In sostanza, sembra che per Matteo Renzi una delle questioni che il coronavirus ha portato a galla sia la troppa autonomia delle regioni rispetto al governo centrale.

Già, proprio così. Ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, il fondatore e capo politico di Italia Viva ha dichiarato: “L’emergenza è legata al fatto che il Covid-19 è molto contagioso, non per la mortalità. Io non sono il presidente del Consiglio, ma ci deve essere una catena in cui tutti i giorni il messaggio deve essere chiaro. Su questa parte, alla fine dell’emergenza sanitaria, dovremo ragionare tutti assieme. Per esempio: ha senso continuare con questa autonomia delle Regioni? Secondo me, ci vuole uno che comandi…”.

Ecco, insomma, il Renzi-pensiero con tanto di frecciatina – neanche così velata – al premier Giuseppe Conte. A seguire, la critica all’autonomia regionale viene argomentata così: “Sul Titolo Quinto, ha vinto la confusione. Secondo me, urge una clausola di supremazia in cui, in caso di emergenza, serve uno che comanda”.

Chiacchierando in radio con Massimo Giannini e Oscar Giannino, il senatore smentisce l’eventualità di una crisi di governo: “No al cosiddetto governissimo di unità nazionale e no caduta di governo. E anche niente cultura del sospetto…”. Quest’ultima frase si riferisce a quel messaggino inviato dallo stesso ex rottamatore al numero di cellulare di Attilio Fontana, governatore della Lombardia, a seguito del litigio con il sedicente avvocato del popolo. A tal proposito, l’ex segretario del Partito Democratico ha precisato: “Conosco Fontana da vent’anni, l’ho visto in difficoltà e gli ho mandato quel messaggio. Ma avevo anche telefonato a Conte. Di fronte alle difficoltà, un Paese civile reagisce non sospettando inciuci…”.

Dunque, nel corso dell’intervento radiofonico, Renzi plaude alle contromisure adottate dall’esecutivo giallorosso, spendendo parole al miele per il titolare del Mef, il dem Roberto Gualtieri, che ha deciso di stanziare 3,6 miliardi di euro per fronteggiare la crisi (anche economica) innescata dal coronavirus. “L’emergenza è molto seria. Dal punto di vista del turismo, c’è una situazione peggiore dell’11 Settembre. La zona rossa economica è tutta Italia”, spiega ancora l’ex premier, che poi suggerisce di bloccare i mutui alle famiglie e andare incontro ai problemi di liquidità delle imprese italiane. Infine, il leader di Iv conclude così l’intervento: “Queste sono crisi a ‘V’: si va giù in modo rapido e con la stessa velocità si torna su. Intanto, però, le aziende muoiono. Qui entra in campo il valore dell’Europa, è un altro modo per dare liquidità”.

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