Lesbo, “basta immigrati”. Gli abitanti respingono gommone e picchiano giornalista (Foto)

Lesbo, 2 mar – Dopo il “liberi tutti” delle autorità di Ankara decine di migliaia di immigrati, principalmente profughi siriani, stanno letteralmente prendendo d’assalto le frontiere greche nel tentativo di oltrepassare il confine terrestre tra la Turchia e la Grecia e riversarsi in Europa. Un’emergenza migratoria dalle proporzioni catastrofiche se si pensa che Erdoğan sta per aprire la strada ai quasi 4 milioni di rifugiati ospitati da Ankara nel caso l’Europa non voglia appoggiare le politiche di espansione turche in Siria..

Le popolazioni greche sul confine si stanno organizzando in queste ore per respingere le circa 117mila persone ammassate alla frontiera (dati di Ankara), dove Atene sta dispiegando l’esercito. A Lesbo, gli abitanti al culmine dell’esasperazione aggrediscono giornalisti, rappresentanti delle Ong e polizia e si assembrano in gruppi per impedire gli sbarchi in arrivo dalla Turchia. Stamattina quattro gommoni con a bordo oltre 200 immigrati sono sbarcati in meno di quattro ore. Ad accoglierli, una “delegazione” di autoctoni che dalla banchina del porto ha iniziato ad insultare e minacciare i clandestini, dicendo loro di andarsene, e hanno aggredito anche i giornalisti. Secondo quanto riportato dagli stessi, anche le forze dell’ordine sono rimaste immobili mentre veniva consumata la scena.

Nel frattempo Erdogan non solo minaccia di aprire le porte a 4 milioni di persone, ma mette sul tavolo l’ipotesi di aprire un passaggio nel confine sud con la Siria per “permettere il passaggio di ulteriori profughi nel caso in cui non riuscisse ad avere la meglio sulle forze russo-siriane che si oppongono ai turchi nel nord ovest della Siria”. E ritorna a minacciare Bruxelles: “Da quando abbiamo aperto i nostri confini, il numero di migranti diretti in Europa è di centinaia di migliaia. Presto sarà nell’ordine di milioni. Ora anche voi condividerete il fardello”.1 di 5 

Cristina Gauri

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