La Romania si cautela: “In quarantena chi torna da Lombardia e Veneto”

La Romania sta collaborando con l’Italia per rendere efficaci le misure adottate contro il Coronavirus: nel nostro Paese si contano oltre 130 contagi, con ben 5 regioni coinvolte.

Perciò Raed Arafat, il ministro degli Interni rumeno, ha avvertito i concittadini rumeni presenti sul territorio italiano: “Se qualcuno proviene da un’area estremamente colpita, verrà messo in quarantena per 14 giorni. Questo deve essere compreso, anche se è asintomatico, al momento non è malato”. Contestualmente verrà contattata anche la protezione civile italiana “per vedere le misure che applicano da applicare a noi”.

Uno dei fattori più importanti è quello relativo alla generazione dell’allarmismo e di panico: “Non c’è motivo di andare nel panico e salire in macchina o in aereo per venire qui”. Tuttavia chi decide di lasciare l’area per tornare nel proprio Paese dovrà avvertire il governo: “Dovremo sapere su quale compagnia aerea arriva la persona, quando arriva nel Paese, poiché alcune misure saranno certamente applicate qui nel Paese, analizzeremo la situazione esistente”.

Chi va in quarantena?

Il Ministero della Salute della Romania ha fatto sapere che andranno in quarantena “le persone che arrivano in Romania dalle località colpite nella regione Lombardia e Veneto o che hanno viaggiato in questi le località” nelle ultime due settimane. Va sottolineato che al momento le autorità italiane non hanno segnalato casi di cittadini rumeni sintomatici con il nuovo Covid-19 ma, a a causa delle dinamiche del viaggio dei cittadini rumeni sulla terra e delle rotte aeree tra i due paesi, la Romania potrebbe essere maggiormente esposta ai casi di infezione: le nuove misure saranno trasmesse dal Ministero della Salute alle unità sanitarie e ai medici di famiglia, attraverso i dipartimenti di sanità pubblica della contea e del comune di Bucarest.

Le misure per controllare e prevenire l’infezione saranno integrate nei punti di frontiera terrestri, marittimi/fluviali e aerei: dal Ministero competente hanno fatto sapere che “tutte le persone, le quali rientrano nella definizione di caso sospetto, saranno immediatamente segnalate da tutte le unità sanitarie in cui sono presentate (unità di emergenza, ospedali, medici di famiglia) ai dipartimenti di sanità pubblica e al Servizio di monitoraggio all’interno della DSU”. In questi giorni il Ministero della Salute completerà il quadro legislativo con le misure necessarie per la quarantena e la gestione dei casi sospetti e confermati di infezione da Coronavirus. La campagna di informazione della popolazione, relativa alle misure di prevenzione individuali e collettive da adottare, sarà estesa e sarà elaborato un bollettino informativo giornaliero sull’evoluzione della situazione a livello internazionale e su eventuali misure aggiuntive adottate dalle autorità rumene.

il giornale.it

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